BARGE - A processo per due allacci abusivi al contatore. La difesa: “Lo faceva solo per tenere in frigo le medicine”

L’uomo è accusato di furto: per lui è stata chiesta una condanna a due anni. Ai tecnici aveva spiegato di aver riattivato la corrente per problemi di salute

a.c. 03/01/2023 19:00

Per la difesa è “una situazione di degrado e difficoltà economica” quella riguardante un uomo accusato di furto, L.S., ora a processo dopo una denuncia presentata da E-Distribuzione.
 
I tecnici dell’azienda di distribuzione del gruppo Enel avevano riscontrato due allacci abusivi al contatore in abitazioni occupate tra il 2014 e il 2016 dall’imputato, situate l’una a Martiniana Po e l’altra a Barge. In un’occasione il contatore era stato staccato dal muro e vi era stato un allaccio ai fili, nell’altra era stato manomesso il contatore asportandogli la calotta. A Barge i verificatori avevano avuto modo di parlare con L.S.: “Ha detto che si trovava in quella casa perché gli era stata lasciata da un amico e che faceva cure per le quali aveva bisogno di mantenere in frigo i farmaci” ha spiegato uno dei tecnici. A Martiniana Po era stata trovata la moglie dell’imputato. Identica la giustificazione fornita da lei: “Diceva che era in condizioni di estremo disagio, aveva perso il lavoro da badante e il marito doveva conservare le medicine”.
 
All’esito dell’istruttoria, la Procura ha ritenuto comunque di chiedere la condanna dell’imputato. Per l’uomo, al quale è contestata anche una recidiva specifica, il pm Alessandro Bombardiere ha proposto la pena di due anni e 900 euro di multa. L’avvocato Laura Desaymonet ha rilevato la possibile sussistenza di uno stato di necessità, scriminante rispetto al furto: nel frigo, ha ricordato, erano in effetti conservati solo alcuni farmaci. Per la difesa, in ogni caso, almeno nel caso di Martiniana non c’è prova che L.S. fosse responsabile della manomissione. Stante la modesta entità del danno, quantificato in poche centinaia di euro, è stata domandata in subordine l’assoluzione per particolare tenuità del fatto.
 
Il giudice si esprimerà il prossimo 9 febbraio.

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