REVELLO - Addio a Mario Frandino, trasformò la Sedamyl in un colosso europeo

L’imprenditore di Scarnafigi, classe 1943, aveva rilevato negli anni Ottanta la piccola distilleria di famiglia a Saluzzo. Oggi il gruppo conta 500 dipendenti

a.c. 19/07/2022 19:59

È morto nella sua abitazione di Revello all’età di 79 anni, dopo una breve malattia, l’imprenditore Mario Frandino. Il suo nome è legato alla Sedamyl, l’azienda di famiglia di cui aveva assunto la guida nel 1980 trasformandola in un colosso da oltre 520 milioni di fatturato l’anno, con 500 dipendenti tra l’Italia e l’Europa.
 
Originario di Scarnafigi, l’industriale aveva rivoluzionato quella che all’epoca era una piccola distilleria di frutta a produzione stagionale, introducendo la distillazione di cereali e ampliando la produzione. Con due sedi produttive in provincia di Cuneo e un sito di distribuzione era arrivato a occupare 165 dipendenti, con un export del 50%. Nel 1993, dall’esperienza di autoproduzione di energia elettrica - maturata dalla trasformazione del grano - era stata costituita Etea Srl, ora presente anche in Francia, Regno Unito, Albania, Romania, Serbia e Bosnia: 17 impianti di produzione e siti di stoccaggio e un export del 90%, con 340 dipendenti.
 
In seguito aveva ceduto ai soci francesi di Tereo una parte dell’azienda, tornata in tempi recenti in mani interamente italiane. L’ex distilleria oggi è in grado di sfidare nel campo degli amidi e dei distillati giganti come Cargill e Roquette. Più del 50% del mercato europeo di distillati alcolici per gin e vodka si rifornisce a Saluzzo, da dove solo lo scorso anno è partito un investimento da 80 milioni per ampliare uno stabilimento nello Yorkshire, in Inghilterra, per ulteriori 75 posti di lavoro.
 
Laureato in chimica industriale al Politecnico di Torino, nel 2020 Fiandrino era stato anche insignito del titolo di cavaliere del lavoro dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’azienda in una nota lo ha ricordato come “un imprenditore che unendo innovazione, visione strategica e capacità di esecuzione, ha creato valore e sviluppo sostenibile per la sua azienda ed opportunità di crescita per i suoi dipendenti, per il territorio e per il nostro Paese”.
 
Lascia la moglie Adriana Melano, le figlie Elena con Ferdinando, Anna con Sophie, gli affezionati nipoti Pietro, Margherita ed Adele. I funerali saranno celebrati in forma strettamente privata.

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