BARGE - Allacci al contatore, condannato l’“abusivo”

La difesa dell’uomo, accusato di furto, aveva spiegato che aveva agito in quel modo solo perché malato: “Doveva conservare i farmaci nel frigorifero”

a.c. 23/02/2023 15:40

Non è bastato spiegare, per il tramite del suo difensore, che l’allaccio abusivo ai contatori dell’energia elettrica era motivato dalle sue condizioni di salute. L’uomo accusato di furto, L.S., è stato condannato a un mese e 15 giorni di arresto, in seguito a una denuncia presentata da E-Distribuzione.
 
Nel 2014 e poi nel 2016 gli addetti dell’azienda di distribuzione del gruppo Enel avevano riscontrato due allacci abusivi al contatore, in abitazioni occupate dall’imputato prima a Martiniana Po e poi a Barge. In un’occasione il contatore era stato staccato dal muro e vi era stato un allaccio ai fili, nell’altra era stato manomesso il contatore asportandogli la calotta. A Barge i verificatori avevano parlato con L.S.: “Ha detto che si trovava in quella casa perché gli era stata lasciata da un amico e che faceva cure per le quali aveva bisogno di mantenere in frigo i farmaci” ha spiegato un tecnico. A Martiniana Po era stata trovata solo la moglie dell’imputato. Identica la giustificazione fornita: “Diceva che era in condizioni di estremo disagio, aveva perso il lavoro da badante e il marito doveva conservare le medicine”.
 
La pena inflitta dal giudice Lorenzo Labate è comunque più mite di quella che la Procura aveva richiesto, quantificandola in due anni e 900 euro di multa. Il legale dell’accusato, l’avvocato Laura Desaymonet, aveva rilevato in sede di discussione la possibile sussistenza di uno stato di necessità: nel frigo, ha ricordato, erano in effetti conservati solo alcuni farmaci. Stante la modesta entità del danno, poche centinaia di euro, era stata domandata anche l’assoluzione per particolare tenuità del fatto.

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