Ha dato in escandescenza mentre attendeva di accedere alle docce del carcere di Saluzzo, minacciando un agente penitenziario con frasi intimidatorie e violente come “ti faccio a pezzi”. Il detenuto, un ergastolano di origine campana, si è poi cosparso di sapone sostenendo che avrebbe fatto la doccia nel corridoio della sezione, in un gesto di sfida verso il personale del carcere. A rendere noto quanto accaduto nella serata di lunedì nella quinta sezione di alta sicurezza, intorno alle ore 18,30, è il sindacato autonomo Osapp. Il detenuto in questione nei giorni precedenti si era già reso noto a seguito del ritrovamento di un telefono cellulare, dopo aver spintonato la vice comandante e il personale di polizia intervenuto. In sede di consiglio di disciplina aveva ironizzato, tirando fuori una banconota da cinque euro e porgendola al direttore con l’invito a “rifarsi i capelli”: “Sei inguardabile” gli avrebbe detto. Anche un secondo recluso, di origine pugliese e già recidivo per possesso illecito di telefoni cellulari (tre sequestri in soli nove giorni), ha aggredito verbalmente un vice sovrintendente, minacciandolo di morte e arrivando a citare l’uso di una “mitraglietta” per vendicarsi dei sequestri dei telefoni. Entrambi i detenuti sono stati successivamente ricondotti nelle rispettive celle. Il segretario Generale dell’Osapp, Leo Beneduci, parla di “una gestione penitenziaria allo sbando, con personale lasciato solo e istituzioni completamente assenti. Nel carcere di Saluzzo, come in tanti altri istituti d’Italia, ogni giorno la Polizia Penitenziaria fronteggia situazioni di violenza estrema senza strumenti, senza uomini e senza tutela. Questo non è più tollerabile: lo Stato deve garantire sicurezza a chi la sicurezza la garantisce per mestiere”.