BARGE - Furto in casa a Barge, assoluzione per l’assassino di Anna Piccato

Daniele Ermanno Bianco, già condannato all’ergastolo, era a processo anche per un’effrazione avvenuta nel 2017. Ma le prove a suo carico non sono state sufficienti

a.c. 13/10/2020 17:26

 
Troppo labili gli indizi a suo carico: Daniele Ermanno Bianco, pregiudicato 42enne di Barge, è stato mandato assolto stamani dall’accusa di furto di fronte allo stesso tribunale di Cuneo dove meno di un mese fa era stato condannato all’ergastolo per il brutale assassinio della pensionata Anna Piccato.
 
Bianco doveva rispondere di un’effrazione avvenuta nel novembre 2017 nell’abitato di Barge. Ad essere presa di mira era stata una villetta in quel momento disabitata. Quando il proprietario, residente fuori paese, era stato allertato dai vicini insospettiti dalla presenza di porte aperte, aveva potuto constatare che l’ingresso posteriore dell’abitazione era stato forzato. Il ladro aveva portato via una refurtiva di scarso valore: un paio di asce per la legna e qualche bottiglia di vino.
 
In sede di denuncia il derubato aveva fornito ai carabinieri un video realizzato dalla telecamera posta sull’ingresso principale della casa il giorno 21 novembre. Poco dopo le 9 di mattina si poteva vedere un uomo, vestito con un pile di colore scuro e un cappellino, armeggiare di fronte all’abitazione e poi allontanarsi dopo aver notato l’occhio elettronico. Il maresciallo Davide Martilla, comandante della locale stazione dell’Arma, aveva visionato il filmato insieme a un sottoposto: entrambi avevano riconosciuto senza dubbio il sospettato nella persona di Bianco, più volte segnalato in paese per reati analoghi.
 
La perquisizione a suo carico tuttavia non aveva permesso di rintracciare né la refurtiva né gli indumenti. Lo stesso filmato, in seguito, era stato perduto a causa di un problema di server. Del resto, ha precisato il maresciallo, in nessun momento del video si poteva notare il momento dell’effrazione con eventuali strumenti da scasso: una circostanza che ha portato l’avvocato di Bianco, Davide Ambrassa, a ipotizzare che il furto potesse non essere nemmeno stato commesso in quel giorno. “Il proprietario ha ricordato che non si recava in quell’abitazione da venti giorni” ha sottolineato il difensore, aggiungendo: “La sorveglianza elettronica era attiva anche sul retro della casa: se davvero fosse stato Bianco a forzare l’ingresso posteriore non si capisce perché non siano stati prodotti i filmati di quella telecamera che lo avrebbero senz’altro inquadrato”.
 
Alla luce di questi elementi, il giudice Marco Toscano ha optato per l’assoluzione dell’imputato. A suo carico la Procura aveva chiesto la condanna a due anni di reclusione, tenuto conto della recidiva.

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