SALUZZO - Gettò un cutter dal finestrino dell’auto: condannato un nomade

Il giovane rumeno era stato fermato a Saluzzo assieme ad altri tre rom, sospettati di aver compiuto furti in zona. Uno di loro è a processo per ricettazione

a.c. 03/03/2020 20:00


Aveva cercato di disfarsi di un oggetto un po’ troppo ingombrante - un taglierino cutter - in vista della possibile perquisizione dell’auto sulla quale viaggiava, inseguita dai carabinieri di Saluzzo che avevano intimato l’alt per un controllo dopo aver ricevuto segnalazioni su alcuni furti commessi in zona.
 
Per questo il cittadino rumeno N.O. è stato condannato a sei mesi di arresto. Insieme a lui, quella sera di settembre 2018 i militari avevano identificato il fratello M.O., denunciato anche per ricettazione, M.F. e C.B., tutti disoccupati e residenti nel campo rom di via Germagnano a Torino. I quattro occupanti dell’auto sono finiti a giudizio per porto d’armi abusivo ma per il solo N.O. il sostituto procuratore Francesca Lombardi ha chiesto un verdetto di condanna. Dalle testimonianze dei carabinieri emergeva infatti che il lancio del taglierino sarebbe stato da ascriversi alla persona che occupava il posto a lato del guidatore.
 
Nel veicolo erano stati ritrovati quattro paia di guanti da lavoro e un passamontagna, oltre a un cellulare iPhone6 in possesso di M.O. che è poi risultato provento di un furto. La sottrazione del telefonino era stata denunciata tre settimane prima a Torino, da parte di un uomo che tramite il localizzatore aveva appurato che i ladri l’avevano portato nel campo rom di via Germagnano.
 
A causa di un’irregolarità procedurale, però, il giudice ha dovuto disporre lo stralcio del procedimento per ricettazione a carico di M.O.: per lui, pregiudicato per tentato furto e ricettazione, il procuratore aveva chiesto la condanna a due anni di reclusione.

Notizie interessanti:

Vedi altro