BAGNOLO PIEMONTE - Ruba un bancomat da un'auto parcheggiata e preleva 2 mila euro: arrestato

L'uomo è stato fermato a Bagnolo Piemonte: la vittima del furto è una donna che aveva lasciato la borsa in macchina nei pressi del cimitero di Villafranca

20/08/2018 09:05

In corrispondenza del periodo estivo i Carabinieri della Compagnia di Saluzzo hanno intensificato la vigilanza nei centri urbani del territorio allo scopo, in particolare, di prevenire e reprimere i reati contro il patrimonio.
 
In tale contesto, nei giorni scorsi, un pattuglia della Stazione di Bagnolo Piemonte, nel corso di un servizio perlustrativo ha arrestato in flagranza di reato un pregiudicato, originario del torinese, con l’accusa di furto aggravato su autovettura e utilizzo indebito di carta di pagamento. Nella circostanza, i militari notavano un uomo intento ad effettuare delle operazioni di prelevamento di denaro presso uno sportello automatico del luogo. Ad insospettirli il suo atteggiamento particolarmente circospetto ed il fatto che indossasse un berrettino con cui cercava di coprire parzialmente il volto. Appena fermato, il soggetto tentava di disfarsi di due bancomat e di alcuni scontrini attestanti le operazioni appena compiute.
 
Gli immediati accertamenti compiuti dai Carabinieri consentivano di stabilire che le due carte di pagamento in possesso dell’uomo risultavano essere state poco prima rubate ad una donna di Villafranca Piemonte, poi utilizzate per prelevare una somma di denaro complessiva pari a 2.000 euro. In particolare, circa un’ora prima, nei pressi del cimitero di Villafranca, il soggetto aveva commesso un furto sull’autovettura in sosta della donna, impossessandosi di una borsa che la vittima aveva risposto sul sedile posteriore.
 
Di lì si era precipitato a Bagnolo Piemonte per effettuare i prelevamenti di denaro, pensando di non correre il rischio di essere scoperto. A breve distanza dall’istituto bancario in cui l’uomo veniva sorpreso, i militari rinvenivano la sua autovettura, nella quale veniva ritrovato anche un telefono cellulare appartenente alla vittima del furto. I Carabinieri, dopo avere compiutamente ricostruito i fatti e raccolto la denuncia della persona offesa, dichiaravano l’uomo in stato di arresto, con le accuse sopra indicate. L’arrestato veniva quindi accompagnato presso la propria abitazione di residenza, in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida tenutasi nei giorni successivi dinanzi al GIP del Tribunale di Cuneo.
 
Gli oggetti e i valori (compresa la somma di denaro rinvenuta in possesso all’indagato) sottratti alla vittima, venivano sottoposti a sequestro per la successiva restituzione all’avente diritto.


c.s.

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