VERZUOLO - Scatta il flash del cellulare e il buttafuori picchia un 19enne: a processo per lesioni

I fatti risalgono al 2017, durante una sagra a Verzuolo. L’addetto alla sicurezza avrebbe aggredito il giovane centallese perché convinto che lo stesse fotografando

a.c. 01/12/2020 18:23

 
Ci sarebbe un banale equivoco all’origine dell’aggressione ai danni di un giovane centallese, avvenuta a Verzuolo durante una festa della birra.
 
Il 41enne albanese N.M., residente a Cuneo, si trova ora a processo con l’accusa di lesioni per fatti risalenti all’aprile 2017, quando era stato assunto come addetto alla sicurezza nell’ambito della festa paesana. Quella sera era presente anche la parte offesa, un centallese di 19 anni, insieme ad un gruppo di coetanei. Mentre si accingevano a lasciare il luogo della festa, i ragazzi si sarebbero trattenuti vedendo che era in corso una colluttazione tra i buttafuori e uno degli avventori.
 
Su quanto è accaduto in seguito hanno testimoniato nel processo contro N.M. diversi amici del presunto aggredito, tra cui il ragazzo che si trovava di fianco a lui in quel momento: “Il mio amico stava in disparte a guardare il telefonino, che a un certo punto si è illuminato con il flash. Era una semplice notifica, ma il buttafuori deve aver pensato che lo stesse fotografando o riprendendo e si è gettato contro di lui. Era molto arrabbiato, lo ha strattonato strappandogli una manica della giacca e gli ha tirato uno schiaffo, dicendogli che non poteva fare video”. Solo l’intervento dell’altro addetto alla sicurezza, a detta dei testimoni, avrebbe fatto desistere l’imputato: “Il collega si è messo in mezzo, deve aver capito che non c’entravamo e che era una reazione esagerata”.
 
Accompagnato all’ospedale di Savigliano, il 19enne ne era uscito con una prognosi di 22 giorni accusando un trauma all’orecchio e al collo. In seguito ha presentato la denuncia a carico dell’albanese, riconosciuto in fotografia anche da diversi altri componenti della sua comitiva.
 
Il prossimo 17 dicembre si attendono il completamento dell’istruttoria e la sentenza.

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