SALUZZO - Spolpava i conti della società (poi fallita) per giocare al casinò e fare speculazioni immobiliari

Conclusa l'attività d'indagine per bancarotta fraudolenta nei confronti di un imprenditore saluzzese. Ipotizzato un dissesto societario pari a 10 milioni di euro

Redazione 27/01/2021 08:14

 
I militari della Tenenza di Saluzzo hanno recentemente concluso un’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cuneo, nei confronti di un imprenditore saluzzese reo di aver strutturato un sistema di fittizie polizze vita, emesse a nome di altra società assicurativa, utilizzando la propria società poi dichiarata fallita quale canale di finanziamento per sostenere la dissipazione di risorse economiche per spese esclusivamente personali.
 
In particolare, le complesse indagini svolte dai militari traggono origine da un procedimento penale avviato nel 2014 che aveva permesso di accertare la falsità delle predette polizze, portando alla condanna dell’imprenditore per il reato di truffa. Al termine di quelle indagini, ricorrendone i presupposti, si è poi proceduto alla tassazione dei proventi illeciti, pari alle somme corrisposte dai vari clienti danneggiati dall’indagato, mediante effettuazione di una verifica fiscale nei confronti della società da lui rappresentata, rilevando un’evasione di 6 milioni di euro.
 
Le più recenti indagini, svolte attraverso l'analisi degli accertamenti bancari e della copiosa documentazione contabile acquisita, hanno consentito di individuare innumerevoli prelievi e versamenti in contanti dei quali l’indagato, rappresentante della società verificata, non è stato in grado di giustificare provenienza e destinazione. Al riguardo, i Finanzieri constatavano che le somme distratte dalle casse societarie risultavano pari ad oltre 3 milioni di euro e che erano state utilizzate per fini estranei alle finalità dell’impresa, tra cui giocate presso Casinò e sale gioco nonchè investimenti speculativi immobiliari personali.
 
Complessivamente, è stato calcolato un dissesto societario pari a 10 milioni di euro. Al termine delle attività, è stato notificato all’imprenditore un avviso di conclusione delle indagini per violazione degli articoli 216, 219 e 222 della legge fallimentare (“bancarotta fraudolenta in società di persone distrattiva e documentale pluriaggravata dall'entità del dissesto e dalla pluralità di condotte”).

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