Lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e furto sono i reati di cui deve rispondere di fronte al tribunale di Cuneo un cittadino marocchino, J.H., denunciato dai carabinieri nel febbraio di due anni fa.

 

L’uomo era stato trovato in stato di ebbrezza nei pressi della polisportiva di Bagnolo Piemonte, dove era in corso un evento dedicato ai giovani. Quando i militari l’avevano fermato aveva in mano un pezzo di cemento, col quale aveva colpito un maresciallo mentre veniva bloccato a terra e ammanettato: “Sembrava ubriaco, non riusciva nemmeno a stare in piedi e aveva un alito vinoso” ha ricordato uno degli intervenuti. Dalle successive ricostruzioni è emerso che J.H. sarebbe stato protagonista di una rissa con un connazionale subito prima di dare in escandescenze. Uno degli avventori, in particolare, ha riferito di essere uscito dal locale subito prima che il marocchino mandasse in frantumi il finestrino della sua auto.

 

Il ragazzo aveva visto anche un suo conoscente venire colpito prima con un pugno e poi con un pezzo di cemento, lo stesso con cui l’imputato avrebbe successivamente raggiunto anche un’altra persona. Poiché l’uomo sembrava essersi accanito con il suo conoscente, ha aggiunto il testimone, lo aveva aiutato ad allontanarsi mentre J.H. prendeva di mira alcune auto parcheggiate. I pezzi di cemento sarebbero stati prelevati dal muretto sbrecciato di una casa vicina, dove il presunto aggressore era inciampato andando a sbattere contro la recinzione.

 

La comproprietaria dell’abitazione, sentita anche lei in aula, ha confermato di aver visto il mattino dopo la recinzione rotta e sporgente, come se qualcuno ci si fosse appeso. Era sotto anche uno dei blocchi di cemento su cui si reggeva la rete. Per questo la donna ha presentato una querela per danneggiamento che è stata in seguito ritirata previo risarcimento del danno.

 

Il prossimo 13 settembre è in calendario l’udienza con l’ultimo teste e la discussione.