SAVIGLIANO - Insulti territoriali ai carabinieri, sei mesi di condanna per un saviglianese

Il 55enne, pregiudicato per violenza sessuale, aveva inveito contro i militari in un ristorante e proferito offese contro i meridionali e le vittime di Nassiriya

a.c. 29/02/2020 17:33

 
“Ero fuori di me, chiedo scusa” ha detto poco prima che il giudice si ritirasse in camera di consiglio. M.L., nato a Torino nel 1964 e residente a Savigliano, era chiamato a rispondere di oltraggio a pubblico ufficiale per una denuncia risalente al luglio 2017.
 
I carabinieri lo avevano fermato in un ristorante di Savigliano e l’uomo, visibilmente alterato, aveva dato in escandescenze prorompendo in frasi come “andate a controllare i negri, sbirri infami” e “quando servite non ci siete mai e ve la prendete con la povera gente, terroni di m., vi nascondete dietro quella divisa”, più altre contumelie che facevano riferimento alle vittime della strage di Nassiriya del 2003 (nell’attentato suicida in Iraq persero la vita ventotto persone, tra cui dodici carabinieri e cinque militari). Le offese erano state documentate anche da alcuni brevi filmati girati dai militari dell’Arma con il telefonino.
 
L’imputato ha una precedente condanna per violenza sessuale risalente al 2000. Il pubblico ministero Raffaele Delpui, ritenendo degna di stima l'ammissione di responsabilità, ha chiesto per lui la condanna a sei mesi: “Era in una situazione economica disastrosa e aveva gravi difficoltà familiari”.
 
Anche l’avvocato Davide Ambrassa ha domandato che la condanna fosse mantenuta nei minimi edittali, chiedendo di convertire la detenzione in libertà controllata. Il giudice Alice Di Maio ha accolto le conclusioni delle parti, condannando M.L. a sei mesi e convertendo la pena detentiva in un anno di libertà controllata.

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