SAVIGLIANO - La “iena” Giulio Golia va a processo per diffamazione a Cuneo

A denunciarlo è un tecnico ortopedico di Savigliano: nel corso di un servizio, il popolare inviato di Italia 1 lo aveva accusato di aver rubato un’invenzione

Andrea Cascioli 17/12/2020 19:42

Giulio Golia dovrà difendersi dall’accusa di diffamazione davanti al tribunale di Cuneo. Il popolare inviato della trasmissione “Le Iene” è stato denunciato da un tecnico ortopedico di Savigliano, Silvio Galfione, per un servizio mandato in onda dal programma di Italia 1 nella puntata del 21 ottobre 2018.
 
Il servizio intitolato “L’uomo a cui hanno rubato le gambe” riguardava la vicenda del trevigiano Fulvio Marotto, un ex artigiano oggi cinquantenne che nel 2003 era rimasto gravemente invalido dopo aver contratto un’infezione da meningococco. Il virus gli aveva provocato tra l’altro l’amputazione di entrambe le gambe: poiché trovava scomode le protesi fornitegli, Marotto aveva deciso di costruirsene un paio con l’aiuto di un amico - che solo l’anno dopo avrebbe subito, a sua volta, un’amputazione a seguito di un incidente motociclistico.
 
Il modello ideato dal trevigiano ha suscitato l’interesse di vari esperti del settore, tanto che l’uomo è poi stato chiamato a partecipare a una fiera medica. Qui ha conosciuto Galfione, che gli avrebbe proposto una collaborazione: all’intervistatore delle Iene Marotto riferiva di aver accettato vincolandolo a un patto di riservatezza con annessa penale e mostrandogli come costruire quel modello di protesi. In seguito, però, l’ortopedico avrebbe continuato da solo lo sviluppo e brevettato l’invenzione all’insaputa di Marotto: ora quest’ultimo lo accusa di averlo defraudato della sua invenzione sebbene - almeno all’epoca della pubblicazione del servizio televisivo - non risultassero procedimenti legali a questo riguardo.
 
L’accusa formulata da Galfione nei confronti di Golia riguarda invece la frase “da una parte abbiamo il classico inventore e dall’altra il classico furbetto che, fiutato il business, si è intascato l’idea”. L’ortopedico 60enne, rappresentato dall’avvocato Carlo Blengino del foro di Torino, ha ritenuto diffamatoria l’espressione “furbetto” a lui indirizzata e ha querelato l’autore del servizio (oggi non più raggiungibile sul sito de “Le Iene”). Anche Galfione era stato interpellato dalle Iene e aveva sostenuto in quell’occasione di essersi ispirato a un precedente studio americano: secondo Golia, però, la pubblicazione dello studio sarebbe successiva alla data del brevetto.
 
Il 3 marzo 2021 è prevista la prima udienza del procedimento a Cuneo.

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