SAVIGLIANO - Si apre a Cuneo il processo contro la “iena” Giulio Golia

L’inviato della trasmissione di Italia 1 deve rispondere di diffamazione. Aveva accusato un tecnico ortopedico di Savigliano di aver “scippato” un’invenzione

Andrea Cascioli 02/12/2021 19:27

Si è aperta oggi a Cuneo l’istruttoria a carico di Giulio Golia, l’inviato della trasmissione “Le Iene” denunciato da un saviglianese per un servizio mandato in onda su Italia 1.
 
Silvio Galfione, di professione tecnico ortopedico, ritiene che alcune affermazioni contenute nel reportage dal titolo “L’uomo a cui hanno rubato le gambe” siano diffamatorie nei suoi confronti. Il servizio era stato trasmesso nella puntata del 21 ottobre 2018 del popolare programma televisivo. Golia aveva raccolto la testimonianza del trevigiano Fulvio Marotto, un ex artigiano che aveva subito nel 2003 l’amputazione di entrambe le gambe a causa di una grave infezione. In seguito, con l’aiuto di un amico, aveva sfruttato le sue abilità per costruirsi da solo un paio di protesi che riteneva più funzionali rispetto a quelle assegnategli.
 
Nel corso di una fiera di settore, Marotto sarebbe stato avvicinato da Galfione, col quale avrebbe accettato di condividere alcune informazioni tecniche riguardo alla realizzazione delle protesi. L’ex artigiano sostiene che il professionista saviglianese abbia violato il patto di riservatezza stipulato tra loro e brevettato a sua insaputa lo stesso prototipo mostratogli. “Le Iene” avevano ascoltato anche la versione del tecnico ortopedico, il quale affermava di essersi ispirato non all’idea di Marotto ma a uno studio americano: studio che tuttavia, secondo i riscontri trovati da Golia, sarebbe successivo e non antecedente alla registrazione del brevetto. Il commento dell’inviato “da una parte abbiamo il classico inventore e dall’altra il classico furbetto che, fiutato il business, si è intascato l’idea” è stato ritenuto diffamatorio da parte del saviglianese, il quale ha denunciato l’autore del servizio e si è costituito parte civile.
 
La vicenda processuale si protrae ormai dal dicembre dello scorso anno. In mezzo ci sono stati un cambio di giudice e due istanze da parte della difesa Golia e di Mediaset finalizzate a ottenere lo spostamento in altra sede. Stamane anche la seconda eccezione di incompetenza territoriale, presentata sulla scorta di una recente pronuncia della Cassazione, è stata respinta dal giudice Giovanni Mocci. L’avvocato Filippo Perlo, legale di parte civile, ha affermato di ritenere inapplicabile la scriminante del diritto di cronaca perché quello relativo a Galfione “non era un fatto di rilevanza pubblica”. È verosimile che su questo punto si giocherà buona parte del confronto con le difese.
 
Sul banco dei testimoni salirà senz’altro Fulvio Marotto, indicato tra i testi a difesa. Non si sa ancora invece se l’imputato intenda sottoporsi all’esame. Il procedimento è aggiornato al 21 marzo 2022 per l’audizione dei testimoni del pubblico ministero.

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