ALBA - Alla Fondazione Ferrero, Jacques Henri Lartigue: il fotografo della felicità

In mostra un nucleo inedito di fotografie scattate alla moglie Florette, a Piozzo, città di cui era originaria e dove erano soliti trascorrere i soggiorni estivi

Fotografia: Silvia Muratore

Francesca Barbero 17/02/2023 13:30

Fino al 30 marzo la Fondazione Ferrero di Alba ospita "L'invenzione della felicità" di Jacques Henri Lartigue. La retrospettiva, dopo il grande successo alla Casa dei Tre Oci di Venezia e dopo aver toccato le più prestigiose sedi espositive italiane, come il Museo Diocesano di Milano e il WeGil di Roma, approda ad Alba, concludendo la sua tournée e arricchendosi di un nucleo inedito di fotografie, concesso in esclusiva per questa tappa dalla Donation Jacques Henri Lartigue di Parigi, a sottolineare il legame del fotografo parigino con il territorio piemontese.
 
Si tratta delle fotografie scattate alla moglie Florette Ormea durante i soggiorni vacanzieri estivi a Piozzo, città d'origine di Florette, che i due trascorrevano alla Casa del Suffragio, in via Roma. La retrospettiva, curata da Denis Curti, Marion Perceval e Charles-Antoine Revol, celebra il genio di Lartigue, il genio di un fotografo che non è solamente il fotografo della Belle Époque ma un autore innovativo e moderno, uno dei primi a utilizzare il mezzo fotografico per raccontare la sua esistenza, la sua quotidianità, raccogliendo i suoi scatti, accompagnati da illustrazioni e note scritte, in album di famiglia.
 
Il fil rouge delle 120 fotografie, presentate in un percorso espositivo cronologico, è la felicità. Che siano i primi soggetti dell'enfant prodige che, a dieci anni, dopo aver ricevuto in dono dal padre la sua prima macchina fotografica, inizia a ritrarre il fratello “Zissou”, i cugini, i famigliari, le domestiche o i ritratti della cerchia di amici artisti e gli scatti realizzati dopo la consacrazione internazionale, avvenuta con la mostra al MoMA di New York, nel 1963, quando il fotografo aveva già settant'anni, la felicità è sempre protagonista: nei giochi e nei travestimenti messi in scena dai bambini, nei divertimenti degli adulti dell'alta società francese, nella leggerezza dei salti, nel movimento, nella velocità di una gara automobilistica, nella spontaneità dei ritratti di Richard Avedon, Helmut Newton o Picasso, Lartigue coglie e ferma per sempre istanti spensierati, effimeri, inventando, con la macchina fotografica, la sua felicità. Una felicità da rivedere e rivivere, una felicità da cui era ossessionato e che, con la fotografia, non può più essere perduta.
 
La mostra alla Fondazione Ferrero è a ingresso gratuito. È visitabile il giovedì e il venerdì, con orario 15-19, e il sabato, la domenica e nei festivi, con orario 10-19.

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