DRONERO - A Dronero il festival letterario “Il Ponte del Dialogo”

Il Comune ha istituito un gruppo di lavoro per l’organizzazione dell’evento, che avrà luogo dal 9 al 14 maggio

d.b. 27/02/2023 08:10

È entrata nel vivo a Dronero l’organizzazione di una nuova, ambiziosa iniziativa: “Il Ponte del Dialogo”, un festival letterario che si terrà in più punti della città dal 9 al 14 maggio 2023. Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune con il contributo della Regione Piemonte, la rassegna letteraria si avvarrà della collaborazione degli istituti scolastici cittadini,  dell’Assessorato comunale al Commercio e dell’associazione “Il Bottegone”, di “Dronero Cult”, della Pro Loco e di altre realtà associative della città. Il Comune di Dronero con il progetto “Il Ponte del Dialogo” intende creare un nuovo format  per promuovere la lettura e per valorizzare lo straordinario patrimonio storico-artistico della città, anche attraverso il coinvolgimento di personalità di primo piano del mondo della cultura nazionale. Immagine iconica di Dronero è il celebre Ponte del Diavolo, costruito  nel 1428 e chiamato così per una leggenda che racconta di un patto ( poi scaltramente non onorato)  tra gli abitanti e il diavolo per poterlo costruire. Il Ponte del Diavolo diventa “Ponte del dialogo”, che unisce le tante anime della città: Dronero è oggi, infatti, una comunità multiculturale, con una delle più alte percentuali, in Piemonte, di immigrati stranieri tra i suoi cittadini.
 
Sono previste numerose attività: incontri econversazioni con esponenti di primo piano della cultura letteraria italiana ospitati in residenze e luoghi identitari della città: residenze storiche, museo, teatro, ma anche fabbriche, supermercati, case di riposo. E poi incontri costruiti con gli studenti delle scuole presenti sul territorio, laboratori di Lettura con attori e compagnie teatrali del territorio, una tensostruttura sotto i platani della piazza centrale dove sarà allestita una piccola fiera del libro.
 
Il Festival “Il Ponte del dialogo” prevede il coinvolgimento e la valorizzazione degli editori e degli autori cuneesi cuneesi, cui sarà dedicata la fascia pomeridiana degli eventi, mentre la fascia mattutina vedrà protagoniste le scuole cittadine e la fascia serale sarà destinata agli incontri con autori noti a livello nazionale.  Sono stati fatti nomi molto interessanti di narratori, saggisti, cantautori, ma l’elenco degli ospiti sarà reso noto solo in aprile.
 
Tema centrale e filo conduttore tra gli eventi sarà il dialogo, più che mai urgente  e necessario in questa congiuntura storica, non solo a livello internazionale, ma anche nella vita delle piccole comunità, nelle famiglie, nelle scuole. Il filosofo francese Edgar Morin, in una recente intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato: “Non stiamo vivendo soltanto la crisi della democrazia nel mondo intero, la crisi di uno Stato sempre più burocratizzato, la crisi di una società dominata dal denaro, di un umanesimo sopraffatto da odio e violenza, la crisi di un pianeta devastato dall’onnipotenza del profitto, la crisi sanitaria scatenata dalle epidemie. Stiamo vivendo, soprattutto, una crisi più insidiosa, invisibile e radicale: la crisi del pensiero”. Il vero problema oggi non è aumentare la potenza dell’uomo (che sta già provocando il degrado ecologico e la nostra rovina), ma rafforzare le relazioni umane e riscoprire il senso profondo dell’umanità. Il progetto “Il Ponte del Dialogo” si ispira a riflessioni come questa, condivise dai più illuminati intellettuali del nostro tempo.
 
L’iniziativa, per raggiungere in modo più efficace l’obiettivo di creare tra i cittadini occasioni di riflessione e di condivisione, si propone di puntare non solo sulla qualità degli scrittori invitati, sull’efficacia e novità del format degli incontri, ma anche sul valore aggiunto che possono apportare le testimonianze e la collaborazione dei cittadini coinvolti a vario titolo.  La rassegna “Il Ponte del Dialogo” sarà valorizzata, inoltre,  anche dall’abbinamento tra qualità dell’evento letterario e attrattività delle location, individuate all’interno dello straordinario patrimonio architettonico della città. A questo si aggiunge un ulteriore elemento che contribuisce in modo determinante alla qualità dell’iniziativa: l’attenzione agli aspetti di multiculturalità e di inclusione sociale, grazie all’attività di mediazione culturale che favorirà la partecipazione della numerosa e articolata comunità di cittadini immigrati.

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