CUNEO - Aspettando Sanrito: Solo terra e vento

Undici piccole interviste alla scoperta dei concorrenti che saliranno sul palco del "Piccolo Festival di Grandi Canzoni" all'Auditorium Foro Boario il 9 e il 10 febbraio

Francesca Barbero 30/01/2024 07:02

Il 9 e il 10 febbraio, torna “Sanrito -Piccolo Festival di Grandi Canzoni”, quest'anno giunto alla nona edizione. Nell'attesa di ascoltare dal vivo i loro brani, abbiamo fatto qualche domanda agli undici concorrenti che si esibiranno, accompagnati dalla Good Night Orchestra, sul palco dell'Auditorium Foro Boario. Oggi è il turno di Solo terra e vento (Cuneo), all'anagrafe Stefano Cappella, in gara con "Fiume Libero".
 
Chi è Solo terra e vento? Come definiresti la tua musica?
“Solo terra e vento è un nome d’arte tratto da un verso di un vecchio pezzo. Suono e canto perché ne ho bisogno e perché lo considero un mio modo di comunicare. Scrivo quando sento che è il momento. Mi piace lavorare sempre su progetti nuovi. Non ho temi fissi a cui mi ispiro, a volte mi guardo dentro e a volte mi rivolgo a ciò che ho intorno. Nella mia vita, tanti artisti di generi musicali diversi mi hanno emozionato e mi emozionano. Mi affascina come un brano può farti sentire e cosa ti può trasmettere in un determinato istante”.
“Fiume libero” è il titolo della canzone in gara. Quali tematiche affronta?
“'Fiume Libero' racconta immagini di momenti intensi, forti, liberi. Racconta una storia che può essere interpretata nell’intreccio delle parole. Un cammino in essere che, come un fiume che scorre, cambia percorso e intensità”.
Perché hai deciso di partecipare a Sanrito? È la tua prima volta al festival?
“È la mia prima volta a Sanrito. Forse non l’ho deciso ... potrei dire che è successo come conseguenza di una concatenazione di eventi. In realtà, sono estremamente felice di essere accompagnato da artisti che ho sempre ammirato e probabilmente ho deciso di candidarmi per provare a mettermi in gioco, far conoscere un po’ la mia musica ed esser giudicato da esperti del settore”.
Il fil rouge dell'edizione di quest'anno sono i sogni. La musica è sogno? 
“Mi ricordo poco i sogni, ma sono sicuro di aver sentito musica in molti di essi”.
Salutiamoci con il ricordo del sogno che hai fatto ieri notte, un tuo sogno nel cassetto oppure uno già realizzato...
“La scorsa notte penso di aver sognato pappagallini, molto probabilmente a causa del film visto al cinema ieri sera! Mi ritengo fortunato perché nel corso della vita ho realizzato tanti miei sogni, ma credo di averne altrettanti ancora in quel cassetto. Potrei elencarne una lunga serie, ma, per essere scontato, uno di essi è ovviamente quello di diventare un musicista”.
 
 
 
 
 
 
 

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