DRONERO - Dronero punta al dialogo con i giovani

Dal festival "Ponte del Dialogo" molte proposte per coinvolgere le nuove generazioni. A partire dall’apertura della kermesse letteraria

d.b. 01/05/2023 10:48

Tra i peggiori lasciti dei primi vent’anni del 2000 possiamo annoverare il disorientamento e la destabilizzazione delle nuove generazioni. Non è soltanto colpa delle guerre, della pandemia, dei cambiamenti climatici, delle crisi economiche. La responsabilità più grave è il progressivo, sistematico smantellamento del sistema valoriale e comportamentale che, bene o male, aveva retto per qualche secolo. Smembrata la famiglia, degradata la scuola a dato statistico, arsa sul rogo la chiesa per i suoi mille peccati, non è rimasto nulla a far da argine, a proteggere, a spiegare, a far trovare un senso a quanto accade. È questa l’età dell’oro per psicologi, psicoterapeuti, educatori di vario genere. Insomma, dei professionisti del disagio e del malessere. Non è, certo, un bel traguardo. L’Europa e, in particolare, l’Europa mediterranea, con la sua storia millenaria, sta facendo suoi i modelli comportamentali della società statunitense, una delle più contraddittorie del pianeta. La società del politicamente corretto, del linguaggio inclusivo, del movimento Me Too, dei lettori sensibili che epurano i testi dei classici, dei gruppi che abbattono le statue dei “colonizzatori”, ma anche la società in cui si spara e uccide nelle scuole, in cui si producono i film più violenti, in cui prospera l’industria della pornografia. Un puritanesimo di facciata, spesso incolto, di cui potremmo volentieri fare a meno, se solo attingessimo alla nostra storia, ai nostri riferimenti culturali.
 
Eppure le generazioni succedutesi dal 1980 hanno sempre più pedissequamente adottato stili di vita e di pensiero provenienti dagli Stati Uniti. Potere del cinema, della televisione, di internet. Il frutto avvelenato di tutto ciò sono gli adolescenti e i giovani di oggi, sperduti, frustrati, disillusi, sempre più chiusi in se stessi. Adolescenti che non cercano neanche più le gioie dell’amore e del sesso, che sono sempre più assorbiti dallo schermo dei loro cellulari. Una realtà virtuale fatta di piccole cose, di fughe, di paure, di nascondimenti. Credo sia un segnale di attenzione molto importante per questa fase di disorientamento dei giovani aver dedicato proprio a loro l’apertura di un evento culturale importante come il Festival “Ponte del Dialogo”, a Dronero. Alle 16 di martedì 9 maggio, infatti, ad aprire la settimana dedicata ai libri saranno due testi scritti da giovanissimi, in cui si ritrovano i temi che a loro stanno maggiormente a cuore. Si comincerà con Alessia Gallo, diciottenne di Dronero, che per Fusta Editore ha pubblicato il romanzo “Dalla sponda sbagliata”, racconto della scoperta della sessualità del protagonista, Nico, che da dalla sponda “giusta”, quella dei bulli, dei “fighi”, passa alla sponda “sbagliata”, quella degli sfigati, dei diversi. Una storia avvincente, ambientata fra Busca, Cuneo e Boves, con un buon ritmo narrativo, con un’efficace costruzione dei personaggi. Gli intercalari tipici del mondo giovanile possono disturbare all’inizio un lettore più avanti con gli anni, ma non bisogna farsene condizionare e proseguire la lettura: sarà una scoperta molto interessante. Alessia Gallo sarà presentata da Alessandra Tugnoli, dirigente del Liceo “Soleri-Bertoni” di Saluzzo.
 
Al termine di questo incontro sarà presentato il volume “Esplosione di emozioni” (Nerosubianco) che raccoglie alcuni splendidi testi scritti da giovani pazienti del reparto di Psichiatria dell’Ospedale di Cuneo, intorno ai temi fondamentali della vita: la bellezza, la ricerca del sé, la solitudine e la relazione con gli altri, la natura, la casa e la famiglia. Il volume sarà presentato da Maria Grazia Setaro, educatrice del Reparto di Psichiatria dell’Ospedale S.Croce e Carle di Cuneo e da Maria Silvia Caffari, del Teatrino al Forno del Pane di Caraglio, associazione che ha promosso la pubblicazione del libro. Saranno presenti alcuni dei giovani autori dei testi. 
 
Martedì 9 maggio avrà inzio anche la partecipazione delle scuole al Festival, con un incontro che coinvolgerà gli allievi del Centro Professionale “Don Rossa” di Dronero: con Ermanno Giraudo e il suo romanzo “Leo e la voce dal mare”, i ragazzi affronteranno il tema dello sbarco clandestino dei migranti sulle coste siciliane, visto dal punto di vista di un ragazzino di 14 anni. 
 
Il Festival dedicherà altri incontri ad autori e temi cari ai giovani: con Alessandro Dutto si parlerà della “liquidità” del mondo contemporaneo (Venerdì 12, alle ore 16), con Gianluca Gotto della “via della serenità” (Sabato 13, ore 21, posti esautiti), con Davide Longo si parlerà di armonia (Domenica 14, ore 18.15), con Tiziana Ferrario si parlerà di impegno e lotta politica (Domenica 14, ore 21, su prenotazione). Segnaliamo, come ulteriore segno di attenzione da parte del Comune di Dronero e degli altri organizzatori verso il mondo giovanile, che lo staff che si occupa del Festival è in larga misura costituto da giovani che frequentano il percorso IFTS sul turismo promosso da AFP Dronero, provenienti da ogni parte della provincia di Cuneo). La partecipazione agli incontri è gratuita, fino a esaurimento posti. Per prenotazioni e informazioni si può scrivere a pontedeldialogodronero@gmail.com o chiamare il numero 0171-912003 (dal lunedì al venerdì, orario ufficio).

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