Giovedì 25 settembre, nel Teatro Iris di Dronero, il poeta e paesologo Franco Arminio è stato ospite del “Ponte per la vita”, anteprima del Festival “Ponte del Dialogo”, che si svolgerà dal 2 al 9 novembre nel capoluogo della valle Maira. Cornice dell’evento, organizzato dall’Agenzia di Sviluppo di AFP in collaborazione con il Comune di Dronero, è stata la decima edizione della “Passeggiata per la vita”, che domani, 28 settembre, inonderà Dronero di migliaia di persone. Per capire come si è svolto l’incontro con Franco Arminio, basta leggere il post che lui stesso ha scritto sul suo profilo Facebook: “A Dronero ho condiviso il palco con mio figlio Livio alla chitarra. Una bellissima, indimenticabile serata. Ormai a Dronero sono di casa, ormai sono avviato alla cittadinanza onoraria. Un paese di settemila abitanti in cui ci sono abitanti di 52 nazioni diverse. Mi pare un bel Nord”. È stata, in effetti, una serata davvero piacevole per il pubblico numeroso del Teatro Iris, proveniente non solo dal Piemonte (Torino, Vercelli, Pinerolo…) ma anche dalla Lombardia (Varese, Milano), a dimostrazione del fatto che ormai il Ponte del Dialogo si è creato un posto di rilievo tra gli eventi culturali del Nord Ovest. Dronero torna, così, alla ribalta come lo era stata all’inizio del Novecento. Franco Arminio ha chiamato l’incontro “La cura dello sguardo” e più volte nel corso della serata ha invitato il pubblico a prendersi cura delle persone, dei luoghi, degli animali, delle piante, a rivolgere sguardi di attenzione, di cura, di amore, di affetto soprattutto alle persone anziane, ai malati, a chi vive per qualsiasi motivo una situazione di difficoltà. Lo sguardo cura più di molti farmaci. Un invito che il poeta ha rivolto con leggerezza, con simpatia, anche con ironia. Si è creato fin da subito un rapporto empatico con il pubblico, che ha dimostrato con i frequenti applausi il suo gradimento e la sua vicinanza all’autore. La chitarra di Livio, suo figlio, ha contribuito ad aumentare l’emozione. Ci sono stati momenti di raccoglimento, all’inizio, nel ricordo di Anna e Paolo, i due giovani strappati alla vita dalla leucemia, cui è dedicata la “Passeggiata per la vita”. Ci sono stati momenti più leggeri, come quando Franco Arminio ha invitato il sindaco di Dronero, Mauro Astesano, a tradurre in piemontese una sua poesia. O come quanto sono stati chiamati sul palco alcuni presenti per leggere loro poesie: fra questi il bravissimo Carlo Giordano, assessore alla cultura della città. Ha stupito lo stesso ospite la bravura del pubblico dronerese nell’intonare alcuni canti, come “Se Chanto” o “La mia mama veul che fila”, addirittura a più voci. Per dimostrare la sua gratitudine (parola che gli è cara e cui ha dedicato un libro), Franco Arminio è sceso tra il pubblico per dedicare alle signore che lo desideravano alcune poesie d’amore. Gesto molto apprezzato dalle signore in sala. Applausi scroscianti e lunga fila per il firma copie, al termine dell’incontro. Franco Arminio tornerà in valle Maira il 20 novembre, con una formula molto diversa: non un incontro in Teatro, ma una passeggiata con vin brulé e dolcetti nella suggestiva Borgata di Norat, a Roccabruna. Esperienza che si annuncia molto interessante, per tutti i lettori e per tutte le lettrici che amano Arminio. Un’iniziativa che rientra in un altro bel progetto della valle, “Borghi ritrovati”, finanziato dal PNRR e promosso dai Comuni di San Damiano, Roccabruna e Cartignano. L’evento sarà su prenotazione: chi fosse fin d’ora interessato può chiedere informazioni scrivendo a eventi@afpdronero.it.