CUNEO - "Fu Galimberti a proporre quello di Mameli come inno nazionale"

L'intervento dello storico Sergio Costagli, che ricorda anche la figura di Aldo Sacchetti: "Rimosso dalla storiografia cuneese come altri importanti protagonisti"

Redazione 26/04/2023 13:32

Riceviamo e pubblichiamo.
 
Gentile Direttore,
mi ero ripromesso di non scrivere più nulla sulla Resistenza ma non potevo tacere che fu Duccio Galimberti a proporre al CLNAI e (probabilmente) all’amico Francesco Parri il “Fratelli d’Italia” di Mameli come inno nazionale per un’Italia libera e democratica. Mi preme segnalare che lo stesso Galimberti scrisse con Antonino Rèpaci il “Progetto di una Costituzione confederale Europea”, era il 1943. Due importanti notizie di valenza storica riportate ampiamente nel mio libro ”Cronaca di un’esecuzione. Duccio Galimberti fu ucciso a Cuneo”, che chiude definitivamente il capitolo sul delitto ma, nel novembre 2019 mi fu impedita la presentazione alla Casa Museo Galimberti ed è tuttora “oscurato” insieme ai miei precedenti libri che trattano di Resistenza cuneese. La rigida vulgata ufficiale vuole che il trentottenne avvocato cuneese sia stato assassinato lungo la SS20, in realtà, in prossimità dell’esistente cippo, fu brutalmente scaricato il corpo di Galimberti ormai in rigor mortis.
 
Aldo Sacchetti, Medaglia d’argento al VM, Cittadino Onorario di Chiusa Pesio e Fossano, ma rimosso dalla storiografia cuneese come altri importanti protagonisti, fu il responsabile del servizio d’intelligence conosciuto come Servizio X, fu l’ultimo testimone di Galimberti (frequentandolo sia a Madonna del Colletto sia a Paraloup): Aldo mi riferì che “Fratelli d’Italia” veniva cantato nella baita dove spesse volte si riunivano.
 
L’interessante intervista ad Aldo Sacchetti, realizzata insieme a Mauro Fissore, Sindaco di Morozzo (ed è significativo il disinteresse di Cuneo) risale al 1° maggio 2016 ed è visibile su YouTube. La scorsa settimana Mauro Fissore gentilmente ha consegnato alla Sindaca Patrizia Manassero la chiavetta contenente la nostra registrazione da consegnare al Presidente Sergio Mattarella.
 
Il mio ultimo libro “Cuneo, la guerra e la liberazione” (2021), “oscurato” ma premiato a Monastero Bormida, è collegato al documentario didattico su Cuneo visibile su YouTube.
 
Ho deciso di interrompere la mia attività di ricercatore (qualcuno ne sarà deliziato), in vent’anni di ricerca sono stato a Parigi, Londra (interessanti i dossier inglesi su Galimberti ed alcuni esponenti del partigianato cuneese e i collegamenti delle formazioni partigiane con gli inglesi della Special Force), tramite l’archivista Paul Di Fante sono stato collegato per diverso tempo con il NARA di Washington (interessanti i record dei bombardamenti sulla provincia). Ho raccolto una discreta ed inedita documentazione integrata con l’archivio personale del Servizio X di Aldo Sacchetti, questi documenti da me riordinati li donerò all’Istituto nazionale Ferruccio Parri. La mia città non merita quella documentazione.
 
 
Sergio Costagli

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