DRONERO - Il "Ponte del Dialogo" guarda lontano

Si è chiusa con successo la sesta edizione del Festival a Dronero: tempo di bilanci, ma con lo sguardo già rivolto al futuro

Michele Pernice 14/11/2025 09:00

L’edizione del “Ponte del Dialogo” che si è appena conclusa a Dronero ha fatto registrare ulteriori segnali di crescita della manifestazione, con un generale apprezzamento da parte del pubblico. Sono state 3.120 le presenze al festival: è stata superata la soglia dei tremila partecipanti. Un incremento di pubblico che si è potuto ben notare dal Teatro Iris sempre pieno e dagli incontri pomeridiani sempre affollati. L’edizione di marzo 2025 aveva fatto registrare 2.235 presenze. Rispetto alla prima edizione del maggio 2023, il numero di spettatori è aumentato del 20%, passato da una media di 81 ad una media di 101 presenze per evento. Il bacino del pubblico si amplia sempre di più: in questa edizione sono arrivate persone da tutto il Piemonte, con un buon aumento dall’area torinese e con arrivi anche dall’albese e dall’astigiano. Il forte legame con il territorio e il ruolo crescente del festival nel panorama culturale cuneese è testimoniato anche dalle numerose autorità intervenute: il Prefetto di Cuneo, Mariano Savastano, il presidente della Provincia Luca Robaldo, l’assessore regionale Marco Gallo, la consigliera regionale Giulia Marro, la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero e le assessore Clerico e Tomatis, il presidente della Fondazione CRC Mauro Gola, il presidente della Banca di Caraglio Livio Tomatis, i presidenti delle Unioni Montane delle Valle Grana e Maira, Bono e Cioffi, molti amministratori locali. Il festival “Ponte del Dialogo” è promosso dal Comune di Dronero con il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione CRC, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Banca di Caraglio. L’organizzazione è curata dall’Agenzia di Sviluppo Locale di AFP. Sono stati proposti trentuno eventi dal 2 al 9 novembre, rivolti a diverse fasce di pubblico: bambini e ragazzi, giovani, famiglie, pubblico adulto. Tra gli incontri più apprezzati quelli con Federico Buffa, Lella Costa, Jacopo Veneziani, Ezio Mauro, Michela Ponzani e Michela Marzano. Molto seguiti anche lo spettacolo”Moi” con l’attrice Lisa Galantini e gli incontri con Pier Mario Giovannone, Davide Mattiello, Ivana Mulatero, Dino Oggero, Anna Ferrando, Alberto Gedda e Giovanni Tesio. Federico Buffa ha incantato il pubblico, composto in prevalenza da giovani, con la sua straordinaria abilità dialettica e con la sua capacità di raccontare il mondo del calcio. Lella Costa ha dato vita ad una gustosissima performance con Piero Dadone, ormai un habitué del Festival nel ruolo di eccellente “spalla”. Uno dei meriti del Ponte del Dialogo è proprio la capacità di abbinare agli ospiti dei conversatori o dialoganti che siano in grado di far risaltare al meglio le caratteristiche dei protagonisti delle varie serate. Un altro bravissimo “dialogante” è Mario Bosonetto, giornalista, anche lui presenza costante del Festival, che ha dato vita ad una divertente performance con Alberto Gedda. Antonio Ferrero, docente di filosofia e giornalista, sempre preparatissimo, ha dialogato invece con Pierre Adrian sulle tracce di Cesare Pavese. Altra presenza molto apprezzata nelle vesti di conversatore è quella di Gigi Garelli, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo, che in questa edizione ha dialogato con Michela Ponzani sul ruolo delle donne nella Resistenza. Jacopo Veneziani ha proposto un coinvolgente viaggio nella Parigi di inizio Novecento: la sua simpatia e la sua competenza sono state particolarmente apprezzate dal pubblico, con un lungo firmacopie al termine dell’intervento. Il record del firma copie va però a Michela Marzano, che si è intrattenuta a lungo con il pubblico al termine del suo intervento: il tema dell’ascolto dei giovani, delle modalità di relazione con gli adolescenti di oggi ha creato un forte interesse nei numerosi genitori presenti in sala. Molte le domande e grande la disponibilità dell’autrice. Ospite molto atteso era Ezio Mauro, perchè Dronero è la sua città natale: da molti anni non saliva sul palco del Teatro Iris. Lo ha fatto con un reading dedicato a Lenin, che ha impressionato il pubblico per il ritmo della narrazione e per l’efficacia della sceneggiatura. Un po’ emozionato quando si sono accese le luci e quando ha ricevuto i saluti del sindaco, ma sempre impeccabile nell’esecuzione della performance. Grande successo e lunghi applausi per l’attrice Lisa Galantini che ha interpretato la scultrice Camille Claudel nello spettacolo “Moi” il 2 novembre al Teatro Iris. Davvero starordinario il monologo, scritto da Chiara Pasetti  con la regia di Albero Giusta. Nell’edizione primaverile del Festival sarà proposto un nuovo monologo dedicato alla poetessa Antonia Pozzi, sempre scritto da Chiara Pasetti e interpretato da Lisa Galantini. La mattina del 9 novembre è stata dedicata alla poesia, con ospiti di prim’ordine come Claudio Damiani, Riccardo Olivieri, Brunella Pelizza, Giovanni Tesio, con una buona partecipazione di pubblico. Nel pomeriggio straordinaria la performance della cantante Joana Gjoni che ha dato vita con Giovanni Tesio e con il musicista Vincenzo Pugliese allo spettacolo poetico “Sconfinare”. Tra le novità della sesta edizione del Festival va annoverata senz’altro la presentazione del programma e l’apertura della rassegna a Villa Tornaforte Aragno, segno del consolidamento della formula del festival diffuso, che intende coinvolgere non solo Dronero ma anche altri Comuni. In una sala affollatissima Luca Occelli e Franco Olivero hanno reso omaggio a Pier Paolo Pasolini, in occasione dell’anniversario della sua morte. Il sindaco di Dronero, Mauro Astesano e la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, affiancati dagli assessori alla Cultura Carlo Giordano e Cristina Clerico, hanno suggellato la volontà di collaborazione tra i due Festival "Ponte del dialogo" e "scrittorincittà" e tra le due città in ambito culturale. Significativi anche l’ampliamento dell’offerta per il target bambini e ragazzi, l’inserimento di workshop e laboratori, il dono agli studenti delle scuole medie e dell’Istituto Alberghiero di 300 copie di due libri presentati al Festival (Daniele Mencarelli e Michela Marzano). Altro aspetto positivo il coinvolgimento di numerose strutture alberghiere, ristoranti, bar, negozi e altre attività di Dronero. Il team che organizza il festival si consolida sempre di più come una macchina perfettamente oliata e in grado di affrontare qualsiasi evenienza: complimenti unanimi dagli ospiti e dal pubblico ai giovani dell’Agenzia di Sviluppo AFP che hanno curato l’organizzazione e la logistica. Hanno dato il loro contributo per l’accoglienza del pubblico anche trenta studenti dell’Istituto Alberghiero di Dronero. La mission di Festival diffuso sta dando buoni frutti: non solo con la presentazione a Cuneo, ma con il coinvolgimento di nuovi territori: dal 19 al 23 novembre, infatti, sarà proposto in diverse località della valle Maira un nuovo format, dal nome “Borghi in Dialogo”, ideato e organizzato dal team del Ponte del Dialogo, nell’ambito del progetto “Borghi ritrovati”, finanziato dal PNRR con il bando Borghi (Linea B), con Capofila il Comune di San Damiano Macra in partenariato con I Comuni di Roccabruna e Cartignano. La rassegna “Borghi in dialogo” nasce dalla volontà degli enti locali partner di estendere alla media valle Maira la positiva esperienza del festival “Ponte del Dialogo”. Grazie a questa collaborazione è stato possibile proporre un evento di alto profilo culturale. Tra gli eventi più importanti segnaliamo l’incontro con Stefano Fenoglio il 19 novembre a Cartignano (17.30, salone comunale), la merenda sinoira con Franco Arminio il 20 novembre in borgata Norat a Roccabruna (su prenotazione scrivendo a borghindialogo@gmail.com), l’incontro con Matteo Righetto sabato 22 a San Damiano (ore 17, salone Parrocchiale), quello con Raffaella Romagnolo domenica 23 novembre alle 17.30 in borgata Norat a Roccabruna (su prenotazione scrivendo a borghindialogo@gmail.com). Molto interessanti anche le tavole rotonde di sabato 22 ore 10 nel salone parrocchiale su “Riabitare le Terre Alte” con Annibale Salsa, Vanni Treu, Antonio de Rossi e quella di domenica 23 (ore 10, presso la Maison de la Val Mairo), su “La montagna raccontata”, con Fredo Valla, Piercarlo Grimaldi, Giovanni Tesio, Diego Crestani, Secondo Garnero. Hanno collaborato alla realizzazione del festival molti enti e associazioni di Dronero: l’Istituto Comprensivo “G.Giolitti”,nell’ambito della sezione Young, l’Istituto Alberghiero, il Centro Studi Cultura e Territorio, Espaci Occitan, il Museo Luigi Mallé, la Biblioteca Civica, le associazioni “Prometheus”, “Il Maira”, “Voci del Mondo” e “Il Bottegone” che in ogni edizione del festival omaggia gli ospiti che vengono da più lontano con una borsa di prodotti locali.

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