CUNEO - Il Salone del Libro degli editori cuneesi

In occasione dell’annuale evento abbiamo raggiunto i principali espositori della Granda, che hanno finora tracciato un bilancio positivo

Giacomo Giraudo Cordero 18/05/2025 11:57

Come ogni anno l’area fieristica del Lingotto a Torino a maggio diventa la capitale italiana dei libri grazie al Salone Internazionale del Libro, giunto quest’anno alla sua trentasettesima edizione. Una vera e propria festa che ogni primavera vede le principali sigle editoriali dello Stivale raggiungere il capoluogo piemontese per esporre i propri volumi e ragionare sullo stato dell’arte dell’editoria e della cultura in generale con i più grandi intellettuali italiani ed internazionali. Il Salone, diretto per il secondo anno dalla giornalista e scrittrice Annalena Benini, ha quest’anno come titolo “Le parole tra noi leggere”, ispirata da un romanzo Premio Strega scritto dalla demontese Lalla Romano nel 1969 (e ambientato a Cuneo) a sua volta tratta da un verso di Eugenio Montale. Un leitmotiv che si propone, dunque, di porre la parola e l’incontro di nuovo al centro di ogni discussione, in un’epoca dove l’impressione generale è che essi siano diventati le ultime risorse in mano ai leader mondiali.
 
Ma la presenza cuneese al Salone 2025 non si esaurisce soltanto nello slogan della manifestazione. Come ogni anno, infatti, sono diversi gli editori della Granda che partecipano alla manifestazione in qualità di espositori. Abbiamo quindi raggiunto gli stand delle principali sigle della provincia per scambiare con gli editori alcune parole di “bilancio” provvisorio della manifestazione, ancora aperta al pubblico fino a domani, lunedì 19 maggio. Tre su cinque degli editori cuneesi raggiunti hanno il proprio stand nel Padiglione Oval, quello dei principali gruppi editoriali italiani. Come sempre molto raffinato è lo stand di Nino Aragno Editore, casa editrice fondata dal cuneese Nino Aragno nel 1999. Dagli espositori è emersa una grande soddisfazione per la manifestazione sino a questo momento, complice anche una posizione assolutamente strategica (subito dopo i mega-stand di Feltrinelli e Neri Pozza) e l’immancabile “salottino” con le poltroncine bianche che invogliano a fermarsi e a parlare di libri insieme al fondatore, con tanto di collezionisti entusiasti provenienti anche dall’estero.
 
Dello stesso avviso è anche Paolo Fusta, fondatore e titolare di Fusta Editore di Saluzzo. Leggermente più piccolo ma non meno accattivante rispetto a quello degli scorsi anni, il suo stand si trova nella posizione U78 del Padiglione Oval, anch’esso in una posizione molto trafficata e rappresenta una vera immersione nel mondo della montagna, data la sua specializzazione nel racconto delle Alpi in ogni loro sfaccettatura. Non è un caso che come sfondo per il proprio stand Fusta abbia optato per una gigantografia del Monviso che cattura con il suo azzurro intenso l’occhio anche dei passanti più distratti. Altro elemento di grande curiosità è il rimando alla Libreria Alpina di Casteldelfino, “presidio” culturale che da alcuni anni Fusta porta avanti con sempre maggiore seguito in alta Valle Varaita. Non mancano poi molti titoli sulla storia del territorio piemontese e ligure, con una particolare attenzione ai volumi sul racconto della Resistenza.  Chiude l’elenco degli editori cuneesi del Padiglione Oval lo Studio Bibliografico Cordero di Priocca, specializzato in libri antichi e rari, che nel suo piccolo stand offre agli appassionati delle vere e proprie chicche. Tra prime edizioni di grandi autori (con un intero scaffale dedicato a Beppe Fenoglio), volumi storici di politica, economia, filosofia, teatro e libri antichissimi per ragazzi, l’occhio degli appassionati di libri non può che rimanere affascinato.
 
Si trova invece nello stand H51 del Padiglione 2 Araba Fenice Edizioni, fondata a Cuneo nel 1991. Anche in questo caso il Salone sta rispettando per il momento i risultati sperati, come confermato da Alessandro Dutto, titolare della casa editrice insieme al fratello Fabrizio. Nonostante un settore non semplice e in una situazione economica spesso preoccupante, come dimostrato anche dai risultati negativi dell’intero comparto editoriale nelle ultime fiere (non ultima Più Libri Più Liberi di Roma) infatti, Torino continua a regalare soddisfazioni sia in termini di partecipazione che in termini di vendite per l’editore cuneese. Infine, sempre nel padiglione 2 (stand K06), nello spazio dedicato agli editori del Piemonte non si può non citare la presenza della cuneese Nerosubianco Edizioni, presente con le sue nuove uscite.
 
Vedere così tante persone partecipare con entusiasmo alla principale fiera editoriale del nostro Paese non può che dare speranza a tutti coloro che, ognuno con il proprio stile e i propri target di riferimento, lavorano in questo ambito e portano il nostro territorio e le sue storie agli occhi di tutti gli appassionati.

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