L’ultima giornata di scrittorincittà domani, domenica 16 novembre, inizia risvegliando mente e corpo, mescolando meditazione e narrazione con Erica Monti, insegnante di Kundalini e Yin, e Federico Taddia, scrittore e contaminatore culturale (Rondò dei Talenti, ore 9).
Alle 10.30 al Centro incontri ci sarà la presentazione di Rendiconti Cuneo 2025. Chi lo dice che Cuneo è una “città morta”? Che non succede mai nulla? Rendiconti, Cuneo 2025 (Nerosubianco) è curato dalla Biblioteca civica. Un almanacco cuneese che sorprende, stupisce, talvolta incanta. Un altro modo, inedito, di guardare la città. Per riscoprirla. Stefania Chiavero, Dora Damiano, Piero Dadone, Fabio Daziano e Roberto Martelli intervisteranno i protagonisti di tante esperienze che, insieme, raccontano un anno della nostra città.
Moltissime le storie che verranno raccontate o ascoltate nel corso della giornata: anche quest’anno scrittorincittà ospita la piattaforma Bitta.Blue: lo spazio virtuale per storyteller dove si gioca a narrare (Rondò dei Talenti, ore 11). Erin Doom, con i suoi Racconti perduti invita i lettori a immergersi nelle atmosfere dell’universo del Fabbricante di lacrime e degli altri romanzi (Auditorium Foro Boario, ore 16.30). Laura Imai Messina, autrice e insegnante di italiano presso alcune tra le più prestigiose università di Tokyo, con il suo ultimo romanzo Le parole della pioggia dà vita a una favola urbana che affonda le radici nel cuore delle leggende giapponesi (Cinema Monviso, ore 14.30). Cristina Caboni torna con un romanzo di speranza e rinascita, La rotta delle stelle (Auditorium Foro Boario, ore 14.30). Oscar Farinetti sarà presente con La regola del silenzio, dove il protagonista ritrova la propria voce interiore dopo aver perso la parola (Centro incontri, ore 18.30). Tra gli ospiti internazionali, sarà presente il francese Jean-Baptiste Del Amo, il cui ultimo romanzo La notte devastata è un impeccabile omaggio al genere horror, attraverso cui l’autore esplora i sogni e le disillusioni di una generazione (Auditorium Foro Boario, ore 18.30). È atteso anche Simon Mason che con Il caso Poppy Clark mette in scena una nuova indagine ambientata a Oxford. In dialogo con Marco Malvaldi, con Piomba libera tutti, il pubblico avrà modo di ascoltare due voci diverse che si confrontano su ironia e mistero, unite dal gusto per la narrazione (Centro incontri, ore 18.30).
Enzo Iacchetti, in 25 minuti di felicità, racconta la sua storia, rivelando con ironia e sincerità la propria vita d’artista, dagli inizi al Derby fino alla televisione, restituendo il ritratto di un uomo che non smette di cercare allegria e giustizia (Cinema Monviso, ore 18.30). Roberto Baravalle, con Duilio Del Prete, il cavaliere ardente, ricostruisce la vicenda di un protagonista irregolare della cultura italiana, attraversando teatro, cinema e musica, e riflettendo sul valore dell’impegno artistico come eredità viva (Museo Casa Galimberti, ore 18).
Il legame tra parola e suono emergerà in più appuntamenti. Pier Mario Giovannone presenta Storia allegra di un uomo triste, auto-antologia che ripercorre trent’anni di poesia e musica. Partendo da una toccante sezione del libro si ricorderà il cantautore Gianmaria Testa, con cui Giovannone ha collaborato (Open Baladin, ore 15). Alberto Gedda, con Musica da fotocamera, trasforma le immagini in ritmo, raccontando le grandi stagioni della canzone italiana anche attraverso musica dal vivo (Open Baladin, ore 11). L’EstOvest Festival propone un doppio incontro dedicato al dialogo tra musica e letteratura, con un omaggio a Luciano Berio, Italo Calvino e Umberto Eco (Biblioteca 0-18, ore 11 e ore 16.30). Mimmi Maselli esce dal suo seguitissimo podcast per raccontarci il rock dal vivo: un viaggio ironico e contagioso nella storia della musica con il signor Rockteller (Open Baladin, ore 17.30).
La società contemporanea viene indagata in molti dei suoi aspetti. Leonardo Mendolicchio (Centro incontri, ore 16,30), chiamando in causa la psicoanalisi, svolge una vera e propria indagine sull’amore attraverso categorie nuove, smontando stereotipi e venendo a patti con contraddizioni, vulnerabilità, fantasmi. Giulia Blasi, con La felicità è un atto politico, invita a considerare la felicità come gesto collettivo e strumento di resistenza civile (Cinema Monviso, ore 16.30). Alessandra Minello, in Senza figli, riflette sulla denatalità italiana come questione culturale, di libertà e trasformazione dei modelli di vita (Centro incontri, ore 14.30). Simone Alliva, autore di Caccia all’omo, denuncia la violenza e la discriminazione contro la comunità LGBTQ+, richiamando alla responsabilità di costruire un orizzonte più ampio di diritti e rispetto (CDT, ore 14.30).
Don Luigi Ciotti, nel suo appello Lettera sul razzismo agli adulti di domani, si rivolge direttamente ai giovani, parlando loro di empatia e cittadinanza, opponendo accoglienza alla paura del diverso (Centro incontri, ore 11, adatto a tutti dagli 11 anni in su). Restando in tema, il Concorso Lingua Madre, rinnova la collaborazione con scrittorincittà con un incontro dedicato alle vincitrici della XX edizione Loranda Domi e Nancy Jissel Solis Realpe, i cui testi sono pubblicati nell’antologia Lingua Madre Duemilaventicinque. Racconti di donne non più straniere in Italia (Casa Galimberti, ore 15). Veronica Repetti, con Il giro del mondo in 80 lingue, un testo che unisce rigore scientifico e leggerezza narrativa, completa il quadro con una celebrazione della diversità linguistica come ricchezza e dialogo tra culture (CDT, ore 18.30).
A scrittorincittà si viaggia con i libri: Matteo Meschiari, in Terre che non sono la mia, propone una “controgeografia” fatta di mappe alternative e sguardi altri, dove la terra diventa anche immaginazione e memoria (Confindustria, ore 16.30); Manfredi Roesler Franz con il suo libro Lascio tutto e riparto da me narra un viaggio che è anche interiore, in cui una crisi personale si trasforma in un cammino di libertà tra montagne e desiderio di rinascita (Open Baladin, ore 9.30); La Sicilia dei sapori segreti, è il testo con cui Giusi Battaglia accompagna il pubblico in un viaggio sensoriale tra cibo, borghi e tradizioni, mostrando la cucina come geografia sentimentale (CDT, ore 16.30).
Nel corso della giornata ci sarà poi modo di spaziare tra vari temi, come lo sport, con Andrea Schiavon intervistato sui contenuti del suo ultimo libro Prima di vincere. Quello che ci insegna la nuova atletica italiana (Rondò dei Talenti, ore 15), e l’arte, con Claudio Pescio a guidare un viaggio attraverso i volti che hanno segnato la storia dell’arte, da Leonardo a Warhol, da Vermeer a Frida Kahlo. Volti che non si limitano a essere ritratti, ma specchi della mente e dello sguardo di chi li osserva (Confindustria, ore 18.30).
Il dibattito sull’attualità caratterizzerà anche la quinta giornata di festival. Fabio Deotto, con Come ne usciremo?, riflette sulle grandi trasformazioni globali e sulla necessità di un pensiero collettivo capace di affrontare il futuro dopo crisi e mutamenti climatici (Centro incontri, ore 14.30). Loretta Napoleoni, in Economia canaglia, svela i meccanismi nascosti del potere economico, mostrando come le dinamiche finanziarie influenzino la vita quotidiana di ciascuno (Centro incontri, ore 14.30). L’autore del saggio L’imperatore, Claudio Pagliara, ricostruisce la seconda presidenza di Donald Trump e le sue conseguenze sugli equilibri globali, in un mondo sempre più frammentato (Centro incontri, ore 16.30). Roberto Mania e Andrea Garnero affrontano La questione salariale, analizzando trent’anni di stagnazione dei redditi italiani e indicando le leve possibili per restituire equilibrio e giustizia sociale (Centro incontri, ore 16.30).
Alle 21.15 al Teatro Toselli, la chiusura della ventisettesima edizione del festival è affidata a Gek Tessaro, con Quadri di un’esposizione, una riscrittura visiva e musicale del capolavoro di Modest Musorgskij, dove immagini e suoni si fondono in una sinestesia di colori e ritmi, con le musiche dal vivo di Marco Pasetto e Thomas Sinigaglia. Un cerchio che si chiude in musica, celebrando la fantasia come linguaggio universale.
Bambini e ragazzi. Due gli appuntamenti pensati per i bambini dai tre anni in su: alle 10.30, al Teatro Toselli, Gek Tessaro attraverso una lavagna luminosa narra la storia di Pierino e il lupo. Più tardi, alle 18, al Centro incontri, il duo Pappa e Pero (Silvia Dallavalle e Andrea Roda) mette in scena una storia liberamente ispirata all’opera di Geoffroy de Pennart, Il lupo sentimentale. Per i lettori e le lettrici dai 6 anni in su, a partire dalla lettura del libro Leggi ancora Nanà, Marco Magnone accompagna i presenti in un viaggio alla scoperta della forza della fantasia (Centro incontri, ore 15). Un narratore e un musicista Gimmi Basilotta e Isacco Basilotta di Dispari Teatro, raccontano invece episodi dalla più famosa raccolta di fiabe arabe, quella della astuta Shahrazàd (Biblioteca 0-18, ore 18). Con la presentazione di Maddalena Vaglio Tanet del libro G come gatto, i protagonisti sono ritratti felini e versi graffianti (Biblioteca 0-18, ore 15, dai 7 anni). Emilia Fulgido, specializzata nello sviluppo sostenibile degli ambienti marini fragili, conduce i partecipanti negli abissi degli oceani (Rondò dei Talenti, ore 18, dagli 8 anni). Si rimane in ambito scientifico con Ops! 20 imprevisti che hanno cambiato l’evoluzione e la storia, scritto da Andrea Valente e Telmo Pievani (Centro incontri, ore 11, dai 9 anni).
Il programma, le prevendite e tutti i dettagli sono disponibili sul sito scrittorincitta.it.