DRONERO - La rivincita dei libri grazie ai Festival

La prima edizione del “Ponte del Dialogo” a Dronero arricchisce l’offerta dei festival letterari in Piemonte

d.b. 26/04/2023 08:36

Recentemente è stato ospite dell’"Humanities Forum" nella residenza di Cuneo dell’editore Nino Aragno, Oliviero Ponte di Pino,  ideatore e direttore di "BookCity Milano", il festival culturale del capoluogo lombardo, uno dei più seguiti in Italia. Titolo della conversazione: "Il teatro dei libri. Fenomenologia dei Festival culturali". È perlomeno singolare che in una congiuntura storica spesso accusata di regressione culturale, si registri un costante aumento di eventi che hanno per protagonisti i libri. Aumentano ogni anno anche i volumi pubblicati e si rafforzano le fila degli scrittori. Il numero di lettori, invece, non aumenta. Circa il 40% degli italiani dichiara di aver letto almeno un libro nell’ultimo anno (dati ISTAT 2021), ma nella categoria “libro” le statistiche fanno rientrare un po’ di tutto, quindi – per intendersi – il numero di lettori di testi letterari è incresciosamente basso nel nostro paese. In Germania, Regno Unito, Danimarca, Svezia, Olanda i lettori sono più del doppio di quelli italiani. Nonostante questi impietosi dati statistici, in Piemonte aumenta il numero di eventi dedicati alla promozione della lettura, forse trascinati dall’effetto “Salone” di Torino, una kermesse che attira ogni anno decine di migliaia di visitatori. Festival letterari si tengono a Biella, Cuneo, Ivrea, Verbania, Asti, Moncalieri, Cavallermaggiore.
 
Nel 2023 si aggiungerà un nuovo Festival, il “Ponte del Dialogo”, che si svolgerà a Dronero dal 9 al 14 maggio. Una proposta per molti aspetti originale e inaspettata, che rientra nella strategia di riposizionamento di Dronero nella geografia culturale cuneese, rivendicando per la città un ruolo in linea con il suo blasone. Dronero si candida, infatti, ad essere una delle “capitali” culturali della provincia, grazie ad una serie di iniziative di alto profilo e, soprattutto, nate dal territorio. Quest’anno, ad esempio, tornerà l’evento “Dronero, un borgo ritrovato”, che tanto successo aveva avuto prima dell’interruzione a causa del Covid. Anche la Fiera degli Acciugai ha assunto nelle sue ultime edizioni una connotazione culturale significativa e pare che siano allo studio altri eventi per l’autunno.
 
Una città in movimento, dunque, con una visione del futuro che lascia ben sperare. Ma torniamo al “Ponte del Dialogo”: una novità che rilancia Dronero e che potrebbe essere un buon volano anche per tutta la valle Maira. Innanzitutto il titolo è azzeccato: partendo dall’intuitiva assonanza tra diavolo e dialogo, richiama l’attenzione su uno dei temi più scottanti dell’attualità. Mai come adesso, infatti, si sente il bisogno di dialogo, a tutti i livelli: interpersonale, nazionale, internazionale. “Ponte” è metafora di “dialogo”, segno di  speranza, auspicio di concordia. Dialogo è condizione esistenziale ben nota a Dronero, comunità abituata alla convivenza tra cittadini di diversa nazionalità. In programma c’è anche una “Cena del dialogo”, in cui scrittori, editori, amministratori, volontari, nuovi cittadini si incontreranno sotto il segno della cultura e della condivisione.
 
Molti i nomi importanti e interessanti in questo Festival, a partire da Franco Arminio, poeta straordinario e promotore della valorizzazione dei paesi, oppositore della visione estetizzante dei “borghi”. Un incontro cui dovrebbero participare tutti gli amministratori delle nostre valli, per ascoltare una delle poche voci fuori dal coro, un “resistente” a ogni tipo di retorica sul tema della rigenerazione delle piccole comunità  e delle aree interne. E poi un altro straordinario interprete della complessità dei nostri tempi, Gianluca Gotto: i posti in teatro per l’incontro con lui, il 13 maggio, sono andati esauriti in tre giorni. Il fascino, il garbo, l’ironia leggera della migliore tradizione piemontese saranno proposti da Gianni Farinetti e Bruno Gambarotta, che converseranno con Piero Dadone: chi meglio di lui potrebbe condurre una conversazione con questi autori? Tiziana Ferrario riporterà l’attenzione ad una contemporaneità sempre più inquietante, con una riflessione sulla violenza che attraversa il tempo e lo spazio. Ugo Nespolo parlerà di arte, Bruno Arpaia affronterà il tema delicato dell’Alzheimer, Davide Longo parlerà di armonia. Coraggiosa la scelta di aprire il festival, il pomeriggio del 9 maggio, con due libri che parlano del disagio giovanile, che danno spazio ad una forma di scrittura introspettiva, liberatoria, in un certo senso terapeutica. I giovani ne hanno un gran bisogno.
 
Nella scelta degli autori da invitare l’Assessore alla Cultura di Dronero, Carlo Giordano, e il suo staff, hanno coinvolto le scuole della città, i giovani, le associazioni, i commercianti. Una scelta dal basso che differenzia questo festival da molti altri, in cui gli inviti sono decisi da accademici o esperti di comunicazione. Molto importante anche la scelta di assegnare un ruolo di primo piano agli editori e agli autori del territorio. Ci sono molte aspettative intorno a questo Festival, speriamo davvero che il risultato lo collochi tra gli eventi da non perdere nella nostra provincia. Il Festival è realizzato in collaborazione con la Regione Piemonte, con il sostegno della Banca di Caraglio e con la partecipazione delle scuole e di numerose associazioni cittadine. Per essere informati sul programma dettagliato si possono consultare le pagine social “Ponte del Dialogo”su Facebook e Instagram oppure scrivere a pontedeldialogodronero@gmail.com.
 

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