CENTALLO - Quando gli Alleati bombardarono l'orfanotrofio di Centallo provocando la morte di 16 vittime innocenti

Nella serata di sabato la commemorazione delle 14 ragazze e delle 2 suore che persero la vita nei fatti, mai completamente chiariti, del 29 dicembre 1944

Andrea Dalmasso 27/12/2019 15:16

Quello successivo all’armistizio dell’8 settembre 1943 fu per la provincia di Cuneo il periodo più duro durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale. I bombardamenti da parte degli Alleati sulle città italiane erano iniziati per la verità già negli ultimi mesi del 1942, ma fu dopo la firma posta a Cassibile dal Governo Badoglio che il Piemonte e la Granda divennero scenari chiave della Resistenza, centri nevralgici della guerra partigiana: la guerra, dopo l’8 settembre, non riguardava più solamente i soldati, non si combatteva più solamente al fronte. La guerra era arrivata in ogni paese, per le strade, nelle case, e coinvolgeva tutti, anche i civili, loro malgrado protagonisti di una pagina tra le più tragiche della nostra storia. Proprio in questi giorni in diversi comuni della provincia si celebreranno le commemorazioni di alcuni eventi passati tristemente alla storia. Il 31 dicembre Borgo San Dalmazzo ricorderà Giovanni e Spartaco Barale, padre e figlio, entrambi partigiani, uccisi dai nazisti a Castellar di Boves il 1° gennaio 1944. Il 5 gennaio, poi, Busca e Costigliole commemoreranno le vittime dell’eccidio di Ceretto, in cui 27 civili innocenti, dopo essere stati rastrellati nei campi e nelle case, vennero trucidati dalle forze nazi-fasciste. Sempre in questi giorni ricorrerà poi il settantacinquesimo anniversario di un altro fatto avvenuto in quei mesi bui in provincia di Cuneo: un fatto forse meno conosciuto, ma non meno tragico e significativo di quella che era all’epoca la realtà nella Granda. Si tratta del bombardamento dell’orfanotrofio di Centallo, che si trovava dove oggi sorgono la biblioteca civica e la scuola dell’infanzia, avvenuto il 29 dicembre del 1944. Una pagina di storia che tutt’ora ha diversi lati oscuri, ma sulla quale sono riportati i nomi di ben 16 vittime innocenti, 14 ragazze e 2 suore.
 
Già dall’estate del 1944 si era fatta consistente a Centallo la presenza tedesca. A giugno, infatti, un reparto della Luftwaffe si era stanziato nella parte più nuova dei fabbricati dell’orfanotrofio “Monsignor Perucchetti”, a pochi chilometri dall’aeroporto di Levaldigi. Una convivenza non facile quella tra i soldati nazisti, le suore e le ragazze orfane, che però si svolse senza episodi drammatici fino al 14 ottobre del 1944, quando alcuni velivoli Alleati provenienti dalla Francia mitragliarono l’edificio: solo grazie alla prontezza di una suora, che udito il rumore degli aerei mise al riparo le ragazze, non ci furono vittime, ma solamente danni al palazzo. Molti i misteri mai svelati sull’incursione: secondo alcune fonti l’obiettivo erano proprio le forze naziste insediate nell’orfanotrofio, secondo altri il bersaglio era una colonna tedesca in marcia poco lontano, che effettivamente fu colpita. In ogni caso dopo quell’episodio le suore che gestivano la struttura decisero di dotare l’edificio di una sorta rifugio antiaereo, anche se Centallo non si presentava come obiettivo militare di rilievo e le possibilità di un vero bombardamento sembravano remote anche dopo quell’incursione. Le finestre del parlatorio, così, furono chiuse con sacchi di sabbia: lo spazio sarebbe stato utilizzato come riparo in caso di nuovi episodi.
 
Venerdì 29 dicembre, però, le stesse suore e le ragazze ospiti dell’orfanotrofio non fecero in tempo a mettersi in salvo: intorno alle ore 13.45, di nuovo il rumore dei motori di un aereo, poi, nemmeno il tempo di rendersene conto, il velivolo nel cielo di Centallo, a bassissima quota. Non ci fu tempo per dare l’allarme, una bomba colpì in pieno il palazzo devastandolo: sotto le macerie restarono tutte le persone presenti in quel momento nell’orfanotrofio, 34 ragazze e 4 suore. L’intero paese accorse per i primi soccorsi, scavando fino all’ora del coprifuoco serale e riprendendo il mattino seguente. Tragico il bilancio: 14 ragazze, la più piccola di appena 4 anni, persero la vita insieme ad altre 2 suore, solo 3 giovani restarono completamente illese, le altre riportarono ferite. Proprio per l’eccezionale mobilitazione della popolazione, nel 2017 Centallo ha ricevuto la Medaglia di Bronzo al Merito Civile, con la seguente motivazione: “Con generoso e pronto slancio altruistico la popolazione tutta interveniva in soccorso delle ragazze ospiti del locale orfanotrofio, distrutto da un bombardamento con ordigni ad alto potenziale, sganciati da un aereo alleato. In una straordinaria gara di solidarietà i numerosi volontari scavarono incessantemente a mani nude tra le macerie per estrarre le vittime e le superstiti gravemente ferite, trasportandole, a braccia, presso il locale ospedale, nonostante la minaccia degli allarmi antiaerei e il coprifuoco. Chiaro esempio di incondizionato amore per il prossimo e di elevate virtù civiche”.
 
Ancora oggi, come detto in precedenza, le dinamiche che portarono all’incursione aerea degli Alleati il 29 dicembre del 1944 non sono del tutto chiare. Secondo molti la precisione con cui la bomba è stata sganciata induce a pensare che non si possa trattare di un errore del pilota, inoltre l’aereo scese a bassissima quota, ad una distanza dalla quale avrebbe potuto tranquillamente vedere le ragazze che giocavano nel cortile dell’orfanotrofio. Non è tuttavia esclusa l’ipotesi che l’ordigno fosse destinato alla stazione ferroviaria o alla vicina casa Carpano, a poche decine di metri dall’orfanotrofio, che era stata a sua volta confiscata dal comando tedesco. 
 
Le sedici vittime verranno commemorate domani, sabato 28 dicembre, alle ore 20.45, presso la chiesa parrocchiale di Centallo, in una serata promossa dall’associazione culturale “Centallo Viva” in cui saranno protagoniste anche l’orchestra giovanile “Note di Varaita” e il coro “Silver Voices”.
 
FONTI
1 -  I.I.S. “Vallauri” Fossano - http://www.inmemoria.vallauri.edu/centallo.html
2 - Liceo Scientifico e Classico “Giuseppe Peano e Silvio Pellico” di Cuneo - https://liceocuneo.it/ipertesti/i-rifugi-antiarerei/rifugi/paesi/centallo.htm
3 - Regione Piemonte - http://www.cr.piemonte.it/web/files/candidatura_medaglia.pdf
 

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