Oggi, sabato 15 novembre, il weekend di scrittorincittà inizia al mattino con una chiacchierata all’aroma di caffè: Celestina Bialetti racconta Un sogno di polvere e acqua. Storia della famiglia che ha inventato la Moka (Open Baladin, ore 9,30). Tra gli autori internazionali, sono attesi nel corso della giornata la statunitense Elizabeth George, il cui romanzo Assassinio in Cornovaglia vede nuovamente protagonista l’ispettore Thomas Lynley (Centro incontri, ore 14,30); Joanne Harris, autrice di Chocolat, da cui è tratto il noto film, e che a Cuneo presenta il prequel L’apprendista del cioccolato (Confindustria, ore 18,30); lo spagnolo Fernando Aramburu, già vincitore nel 2018 del Premio Strega Europeo, che in Italia ha recentemente vinto il riconoscimento per autori internazionali Premio Malaparte (Centro incontri, ore 16,30). Molti incontri in programma sono dedicati alla Storia del nostro Paese: Gianluca Passarelli con La roccia di Ventotene rievoca la nascita del Manifesto che nel 1941 pose i fondamenti per l’Europa unita (Centro incontri, ore 11) e il discorso sull’antifascismo si amplia ulteriormente con Antonella Tarpino, che in Liberi e ribelli attraverso le voci di scrittori e testimoni – da Calvino a Fenoglio, da Gobetti a Viganò – e le immagini del cinema resistenziale, intreccia storia e memoria per interrogare il presente (Museo Casa Galimberti, ore 18). Si guarda alla Storia globale con Rivoluzione!, in cui Paolo Pagani riabilita la parola Rivoluzione e il suo concetto ideale e politico (Museo Casa Galimberti, ore 15), e si arriva a tempi più recenti con Luca Steinmann, giornalista di guerra, autore di Vite al fronte. Donbass, Libano, Siria, Nagorno Karabakh: il grande intreccio delle guerre nelle storie di chi le ha vissute (Cinema Monviso, ore 16,30). Lo “storico da bar” Guido Damini presenta in anteprima il libro tratto dal noto podcast Cenni storici per fare lo splendido, che dà il nome anche alla sua rubrica di divulgazione nel programma di Andy e Mike su Radio Deejay (Open Baladin, ore 15). Spazio anche alla narrativa, con La stagione che non c'era di Elvira Mujčić, ambientato nel Bosnia orientale nel 1990, proprio nel cuore di un paese che sta per cambiare volto (Centro incontri, ore 14,30). Alle 14,30 scrittorincittà ospita al Centro incontri Biblioteche in Festa 2025 in un incontro che vuole offrire uno sguardo al futuro, al territorio e al ruolo propulsivo delle biblioteche. Fabio Stassi, autore del libro Bebelplatz. La notte dei libri bruciati (Finalista al Premio Campiello 2025) dialoga con Marco Pautasso, Segretario Generale del Salone Internazionale del Libro di Torino. Nell’occasione, sarà presentato in anteprima assoluta il programma della quarta edizione della manifestazione, curata come sempre dall’associazione Le Terre dei Savoia e da Progetto Cantoregi, che si svolgerà dal 15 al 30 novembre in varie località delle province di Cuneo e di Torino e che coinvolgerà decine di Biblioteche del Piemonte. Non mancano gli appuntamenti per approfondire l’attualità e le sfide poste dalla società contemporanea, a partire dalle relazioni umane. Maurizio Casiraghi e Telmo Pievani, due tra i più autorevoli scienziati e filosofi italiani, raccontano la cooperazione tra individui simili e le simbiosi tra specie diverse che hanno plasmato la storia della vita sulla Terra, proponendo così al contempo una riflessione sui rapporti umani (Centro incontri, ore 18,30). I dilemmi della finanza, tra Trump e la fine del capitalismo globale, vengono analizzati da Alessandro Volpi che punta l’attenzione sulle nuove forme di conflitto economico che ridisegnano il potere nel mondo (Cinema Monviso, ore 14,30). Federico Faloppa, con I morti degli altri, interroga il nostro sguardo selettivo partendo dalla domanda: perché non proviamo la stessa empatia per i morti che in qualche modo “non ci appartengono”?, analizzando così la distanza tra individui sempre più ampia nella contemporaneità (Auditorium Foro Boario, ore 14,30). Faloppa sarà al festival anche domenica, con una lezione che invita a riflettere su che cosa significhi davvero convivere in un mondo fatto di lingue, culture e identità diverse. Mauro Magatti e Chiara Giaccardi, in Macchine celibi, indicano il rischio di regredire a un Io isolato, performante, privo di legami e incapace di riconoscere l’altro, proprio mentre le macchine intelligenti diventano sempre più simili all’umano (Centro incontri, ore 18,30). E a proposito di tecnologia, Antonio Rizzo, autore di Pensare con l’intelligenza artificiale, esplora il confine tra mente e macchina, invitando a percorrere il cerchio della ricerca, scoprendo che la vera innovazione nasce dal dialogo e dalla capacità di interrogarsi insieme (Centro incontri, ore 11). Con Immagina, Stefano Laffi riscopre l’immaginazione come antidoto alla rassegnazione e alla stagnazione di idee, partendo da un’analisi sociologica che mette i giovani al centro (Centro incontri, ore 16,30). Il saggio dialoga idealmente, all’interno del programma, con Qualcosa che brilla di Michela Marzano, in cui si narra il fragile mondo degli adolescenti accolti nel centro La Ginestra di Roma, dove disagio e paura trovano finalmente ascolto e dignità (Centro incontri, ore 11). Dalle sirene all’androgino moderno, Roberta Scorranese porta a Cuneo una lectio che racconta come l’arte e il mito abbiano celebrato la duplicità, la metamorfosi, la potenza di ciò che sfugge a ogni definizione stabile (Confindustria, ore 16,30). In La voce del padrone, Francesco Pacifico affronta in modo (auto)ironico e riflessivo, la necessità di ridefinire il maschile (CDT, ore 16,30). Le relazioni sono al centro anche di La mia personale idea di inferno, romanzo in cui l’esordiente Giulio Somazzi, con sarcasmo e critica sociale, racconta la Roma di oggi, attraverso le sue famiglie, i suoi riti, i segreti (Famù nel parco, ore 17); e in L’infinito non basta di Saverio Simonelli, dove inseguendo la leggenda di Liszt, Herman Grimm si interroga su memorie, rapporti e occasioni mancate (CDT, ore 11). A scrittorincittà si viaggia, sempre con i libri. Valeria Barbi conduce il pubblico attraverso gli ecosistemi, non dall’Ovest all’Est, ma dal Nord al Sud, quasi da un Polo all’altro, lungo il continente americano (Open Baladin, ore 11). Con il giramondo Massimo Cannoletta si va da Zanzibar all'Islanda, passando per l'Amazzonia, tra meridiani e paralleli, scirocchi e tramontane, incontri, incroci e inciampi (Centro incontri, ore 16,30). Per chi ama la montagna e vorrebbe saperne di più, l’incontro con Andrea Greci è l’ideale per vedere rivelata la complessità del paesaggio alpino - naturale, culturale e spirituale - intrecciando voci, storie, disegni e fotografie di quindici autori diversi (Auditorium Foro Boario, ore 16,30). Il legame con il proprio territorio emerge anche nel libro di Alessia Bertolotto (Dis)fare Impresa, che racconta la sua esperienza come imprenditrice in Piemonte, mostrando come innovazione e responsabilità ambientale possano convivere (Casa del Fiume, ore 18), e nella raccolta di racconti di Dario Ghibaudo, Violenze minime, in cui ogni storia nasce da un frammento reale – una frase, un incontro, un dettaglio – e si deforma in un viaggio narrativo sfuggente, dove il Piemonte diventa teatro di esperienze universali e intime (Famù nel parco, ore 15). Coloro che sono affascinati dai retroscena del mondo editoriale, troveranno particolarmente interessante l’incontro tra Chiara Codecà e Serena Piazza sullo scouting, ovvero l’arte di scovare il prossimo best seller (Biblioteca civica, ore 11). Gli aspiranti scrittori non vorranno perdere l’appuntamento con Matteo B. Bianchi, che con Il romanzo che hai dentro. Guida personalissima alla scrittura autobiografica apre le porte della sua officina narrativa (Rondò dei Talenti, ore 15). Restando in tema, non senza una buona dose di ironia, Arnaldo Greco in E anche scrittore. Come ci siamo messi tutti a scrivere racconta un vero e proprio mutamento antropologico inventariando i pregi, i difetti, i tic, le nevrosi, le virtù di tutti noi, che siamo, ogni giorno, anche scrittori (Centro incontri, ore 18,30). Con Pronomi, Enrico Testa, poeta e linguista, rivendica il diritto alla contraddizione, all’ascolto e al libero gioco con le parole (CDT, ore 14,30). In programma anche alcuni spettacoli pomeridiani: Meglio veri che perfetti è lo speech di Enrico Galiano a partire dal libro Quel posto che chiami casa, in cui esprime la convinzione che è quando assecondiamo le nostre vocazioni, anche se imperfette o non comprese, che si trova un senso autentico all’esistenza (Cinema Monviso, ore 18,30). Perdersi su un binario morto è un reading musicale che dà voce all’opera di Pier Vittorio Tondelli, con Iacopo ed Edoardo Taddia, insieme ad Arturo Zanaica (Open Baladin, ore 17,30). Segue doppio appuntamento con la poesia. Si inizia con Enrica Tesio e Amore ora dormi che ti devo parlare, un viaggio notturno attraverso i sussurri del suo libro Cose che ti dico mentre dormi (Auditorium Foro Boario, ore 18,30). Dopo sarà il momento Lorenzo Maragoni, campione mondiale di poetry slam: la sua “stand-up poetry” è un incrocio tra poesia e stand-up comedy, dove la parola incontra la vita e merita di essere applaudita. L’incontro serale alle 21,15 al Teatro Toselli, adatto a ogni età, è l’occasione per riunire tutta la famiglia intorno alla scoperta dello scienziato Albert Einstein. A partire dal suo libro Fuga dalla meraviglia. La geniale vita di Albert Einstein tra violini, bussole e calzini, Federico Taddia dialoga con il cantautore Lorenzo Baglioni e l’astrofisica Silvia Piranomonte, offrendo un ritratto scapigliato e nuovo di questa figura di cui spesso si pensa di sapere già tutto. Bambini e ragazzi. Per i più piccoli è in programma il laboratorio con Anna Pisapia, Da lontano un pallone è un puntino, ma da vicino, un puntino è un pallone, dedicato alla natura e agli animali (Biblioteca 0-18, ore 18, dai 3 anni). Chi ha inventato la coccinella? è lo spettacolo di teatro canzone che nasce dall’ultimo libro per l’infanzia di Pier Mario Giovannone. Sul palco, insieme all’autore, il figlio Agostino (voce narrante), la cantante e pianista Frida Bollani Magoni, il tastierista britannico Mark Glentworth e quattro piccoli attori (Auditorium Foro Borio, ore 11, dai 5 anni). Due gli appuntamenti per i bambini dai 7 anni in su: Chiara Morosinotto, biologa che con un team di ricerca ha studiato gli allocchi nei boschi della Finlandia, porta a scrittorincittà un appassionante libro divulgativo su questi rapaci (Casa del Fiume, ore 15). Giorgio Scaramuzzino, autore del libro Nasi rossi. La pace può iniziare da un sorriso, racconta l’incontro tra un clown e Sana, che ha dieci anni e vive nella Striscia di Gaza (Centro incontri, ore 18). Per i lettori e le lettrici dai 9 anni in su, Gianumberto Accinelli entomologo e scrittore, noto al grande pubblico come "il prof", racconta curiosità inaspettate e divertenti a partire dal suo 27 storie di animali strani (Centro incontri, ore 11), mentre alle 15, alla Biblioteca 0-18, l’incontro Artifici intelligenti si colloca sul confine tra scienza e attualità: Giacomo Spallacci Stenta, a partire dal suo manuale, propone esempi pratici, curiosità e attività divertenti per spiegare i meccanismi che fanno funzionare l’intelligenza artificiale e invita a riflettere su come utilizzarla. Matteo Saudino con il suo La Costituzione siamo noi propone ai ragazzi dagli 11 anni in su una riflessione semplice e appassionante su diritti e doveri (Centro incontri, ore 15). Spazio anche alla poesia con Chiara Carminati e Vittoria Facchini che presentano Oggi la parola è meraviglia: un libro da leggere ad alta voce e da ascoltare, con novanta testi che dialogano tra loro ponendo diversi quesiti a chi si approccia alla lettura (Rondò dei Talenti, ore 11, dagli 11 anni e per tutti). Insieme a Massimiliano Tappari, Carminati guiderà anche il laboratorio Rimani in forma, che unisce poesia e fotografia (Rondò dei Talenti, ore 18, dai 6 anni). La XXVII edizione di scrittorincittà prosegue fino a domenica 16 novembre. Il programma, le prevendite e tutti i dettagli sono disponibili sul sito www.scrittorincitta.it.