DRONERO - Un’altra opera delle collezioni del Museo Luigi Mallé di Dronero è "in trasferta" a Torino

Si tratta del dipinto “Nudino” del pittore Felice Casorati, opera appartenente al fondo Berra in comodato Mallé

Felice Casorati (Novara, 1883 – Torino, 1963), Nudino, 1921-1923, Olio su tavola, Collezione Miche Berra, comodato Museo Civico Luigi Mallè

18/10/2023 11:06

Un’altra opera delle collezioni del Museo Luigi Mallé di Dronero è in trasferta a Torino: si tratta del dipinto “Nudino” del pittore Felice Casorati, opera appartenente al fondo Berra in comodato Mallé.
 
"Il Museo Mallé, e il Comune di Dronero quale ente proprietario e gestore, è davvero orgoglioso di vedere l’opera allestita alla mostra “Da Casorati a Sironi ai Nuovi Futuristi” esposta alla Fondazione Accorsi, insieme ai dipinti di Carlo Carrà, Giacomo Balla, Achille Funi, Bruno Munari e di molti altri maestri della pittura del Novecento italiano, grazie alla direzione di Ivana Mulatero che sta puntando molto sulla promozione del patrimonio museale", commenta Mauro Astesano, sindaco di Dronero. La mostra, curata da Nicoletta Colombo e Giuliana Godio, e ospitata nelle nuove sale espositive del Museo Accorsi-Ometto di Torino, prende le mosse dal 1920 – anno che segna l’ingresso italiano nella temperie artistica del Ritorno all’ordine, caratterizzata dal recupero della classicità in ottica moderna e dal desiderio di una vera e propria rinascita morale e spirituale – e si focalizza su due realtà artistiche, contraddistinte da diversità e corrispondenze, quali Torino e Milano.
 
L’indagine critica della mostra si propone di considerare i contenuti pittorici emersi in due fondamentali centri del nord Italia, Torino e Milano, prendendo le mosse dalla riflessione sui rispettivi retroterra alle soglie del terzo decennio del secolo XX. Le circasettanta opere in mostra, che provengono da Musei, Fondazioni italiane, collezioni private e dalla collaborazione con gli archivi degli autori selezionati, sono ospitate nelle nuove sale espositive del Museo Accorsi-Ometto e sono ripartite in quattro sezioni: FELICE CASORATI | I SEI DI TORINO E LA CERCHIA DI CASORATI | I NUOVI FUTURISTI TRA TORINO E MILANO | IL “NOVECENTO” A MILANO.
 
Felice Casorati, Mario Sironi, Achille Funi, Carlo Carrà, Jessie Boswell, Gigi Chessa, Carlo Levi, Francesco Menzio, Enrico Paulucci, Daphne Maugham, Luigi Spazzapan, Giacomo Balla, Enrico Prampolini, Fillia (Luigi Colombo) e Bruno Munari sono solo alcuni degli innumerevoli artisti che con i loro dipinti compongono l’articolato mosaico del percorso espositivo. Per quanto concerne il dipinto proveniente dal Museo Mallé, è opportuno ricordare che si tratta di un’opera datata 1921-1923 ed è un bozzetto realizzato ad olio su tavola, in tal senso è parte della prima sezione espositiva della mostra interamente dedicata al maestro.
Ivana Mulatero, direttrice del Museo Luigi Mallé di Dronero, ente culturale da cui proviene il dipinto in prestito, dichiara: "A differenza del dinamismo dei futuristi, Felice Casorati si compiace nelle raffinatezze della “Secessione viennese” e del “Simbolismo” francese. Stabilitosi a Torino nel 1918, da questo momento si
distacca dal clima secessionista e simbolista (e tuttavia sotterranee permanenze coloriranno la sua produzione come si può notare anche nel “Nudino”), e mette a punto una personale visione pittorica incentrata su una rigorosa definizione dello spazio, un nitore di forma e un realismo magico carico di poesia, una fase che fu poi impropriamente detta “neoclassica".
 
Scheda
La Collezione Miche Berra
La raccolta, in origine composta da oltre cinquecentocinquanta esemplari tra dipinti, sculture, bozzetti, disegni, calcografie, ceramiche e oggetti diversi, consta attualmente di circa centocinquanta opere conservate presso il Museo Civico Luigi Mallé. Un primo studio della collezione, avviato da Ivana Mulatero nel 2012, ha permesso la presentazione pubblica dei risultati in un’esposizione allestita al Filatoio di Caraglio nel novembre 2012 e documentata nel catalogo “Una storia diarte e vita”.
 
La collezione ha connotazioni molto personali dovute ai gusti estetici di Miche Berra che non ha mai privilegiato una particolare ricerca artistica. Nella sua raccolta si possono individuare le opere dei maestri italiani del Novecento, da Felice Casorati a Renato Guttuso, gli oli su vetro dei pittori naïf serbo e croati, da Ivan Generalic a Ivan Rabuzin, e i candidi visionari come Antonio Ligabue. Un notevole nucleo di pittori paesisti piemontesi della seconda metà del ‘900, una selezione di opere ceramiche degli anni Cinquanta, un gruppo di dipinti neoespressionisti di autori danesi, unitamente ad una sezione di opere grafiche.
 
Miche Berra
Michelangelo “Miche” Berra (Moretta, Cuneo, 1920 - Città del Guatemala, 2011), è stato partigiano nella Resistenza, giornalista e critico d’arte nel secondo dopoguerra, sindacalista del Consorzio Agrario e promotore di fatti e attività culturali nella provincia cuneese per oltre cinquant’anni. Egli ha sviluppato il suo
itinerario di conoscitore verso l’arte e la cultura, inserendosi in una più vasta politica culturale del territorio ma con il suo studio a Cuneo come baricentro di vita e di lavoro.

c.s.

Notizie interessanti:

Vedi altro