SALUZZO - A Saluzzo spazio alla musica live con "Magda Groove"

Edda, Baba Sissoko e Marlene Kuntz saranno i prossimi artisti a esibirsi nella rassegna musicale firmata Ratatoj aps

"Le stesse cose ritornano", Airportman, Stefano Giaccone e ospiti. Fotografia: Francesco Pala
Savana Funk. Fotografia: William Fazzari
Emma Nolde. Fotografia: William Fazzari

Francesca Barbero 24/02/2023 09:00

É iniziata con "Le stesse cose ritornano", il live degli Airportman, Stefano Giaccone e ospiti, "Magda Groove", la nuova stagione musicale del Cinema Teatro Magda Olivero di Saluzzo, curata da Ratatoj Aps. Dopo i concerti di Savana Funk e Emma Nolde, è atteso, sabato 4 marzo, il live di Edda, cantautore milanese in passato frontman dei Ritmo Tribale, che presenterà "Illusion", il nuovo disco prodotto dall'alfiere del rock italiano Gianni Maroccolo. Poi toccherà a  Baba Sissoko, il 18 marzo, e ai Marlene Kuntz, il 24 marzo, salire sul palco del Cinema Teatro. Il Magda Olivero, intitolato alla celebre soprano di origine saluzzese, è una delle ultime realtà rimaste in provincia che presenta una stagione musicale con artisti di particolare rilevanza. La gestione e la programmazione artistico - culturale, che non si limita alla musica ma include anche la stagione di teatro e di cinema, è affidata a Ratatoj aps, associazione che in passato gestiva il circolo Ratatoj, punto di riferimento per la musica indipendente nella provincia cuneese. Abbiamo fatto una chiacchierata con Fabio Berardo e con Massimiliano Flora, rispettivamente presidente e direttore artistico di Ratatoj aps, per parlare di "Magda Groove", di concerti e della mancanza di spazi culturali di riferimento per la musica live.
 
"Magda Groove" è la nuova rassegna musicale curata da Ratatoj aps. Edda, Baba Sissoko e  Marlene Kuntz sono i prossimi concerti che si terranno al Magda Olivero.
 
Massimiliano: "In realtà da quando il Ratatoj ha avuto in concessione dal Comune di Saluzzo (fine 2017) il Magda Olivero, la programmazione musicale è subito partita fortissimo: indimenticabile il live di Glen Matlock dei Sex Pistols, e a seguire Ginevra di Marco, gli Eugenio in Via di Gioia, Cisco, Bianco, Dente e Catalano, Max Collini, i Massimo Volume, La Crus e molti altri, e poi la bellissima serata dedicata ad Elliott Smith...dopo quella data si è fermato il mondo. Due anni lunghissimi di stop...poi abbiamo ripreso lo scorso anno con le 'ultime mascherine' con Giorgio Canali e Cimini. Finalmente quest'anno siamo riusciti a ripartire al 100% con una super programmazione, iniziata con i bellissimi live di Airportman con Giaccone, il live pazzesco dei Savana Funk e Emma Nolde".
Fabio: "Come sempre, abbiamo cercato di proporre artisti che si distinguessero per qualità, per la loro rilevanza artistica e originalità della proposta, affiancati, quando possibile, da formazioni locali che ancora credono nel far musica originale, e che hanno sicuramente bisogno di un palco, luci e tecnici professionisti e, elemento non scontato, di una platea, di un pubblico attento e interessato, per poter esprimersi al meglio".
 
"Come la puntina del vinile, vogliamo continuare a tracciare il nostro solco all’interno della proposta musicale saluzzese", si legge nella presentazione della rassegna. Il Ratatoj è tornato...cambia la forma ma non la sostanza?
 
Fabio: "Non è cambiato lo spirito del Ratatoj, quello di portare avanti sempre una proposta culturale con uno sguardo contemporaneo ed attenta alle nuove realtà. Ci conforta e costituisce per noi prova di ciò, il fatto che in questi ultimi anni abbiamo avuto la fortuna di inserire in organico ragazze e ragazzi che hanno dato una nuova linfa all'associazione, formando uno staff competente e professionale".
Massimiliano: "Da quando gestiamo il Teatro Magda Olivero lavoriamo su una programmazione multidisciplinare: stagione di cinema, di musica, e di teatro. Sono i tre linguaggi che portiamo avanti dal punto di vista artistico. Lavoriamo molto in sinergia con le reti territoriali: il Comune di Saluzzo, la Fondazione Bertoni, con Occit'amo Festival, il Salone Libro Medievale, con l'Apm e i concerti di Obiettivo Orchestra. Per la stagione teatrale comunale la collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, ed il Melarancio per la stagione di teatro per ragazzi. Siamo da sempre un'associazione Arci: crediamo nella partecipazione attiva, nella condivisione, sviluppando la produzione culturale come strumento di consapevolezza, per migliorare la qualità della vita delle comunità con particolare attenzione alle fasce più fragili".
 
La provincia cuneese ha bisogno di spazi per la musica live, luoghi dove ritrovarsi per andare ad ascoltare i concerti, capaci di diventare nuovi punti di riferimento. Se pensate al periodo in cui il Ratatoj esisteva come circolo, cosa è cambiato? Qual è la situazione attuale?
 
Massimiliano: "La situazione dei live si è complicata moltissimo, i costi di produzione sono cresciuti parecchio. Non ci si può improvvisare organizzatori di concerti, è fondamentale la professionalità per gestire il tutto. Ci sarebbe moltissimo bisogno di nuovi live club in provincia, dopo il periodo d'oro degli anni '90, con lo storico circolo Ratatoj abbiamo sempre portato avanti un'ottima proposta culturale. Ora in provincia possiamo dire che come punto di riferimento culturale e sociale come live club rimangono solo gli amici del Cinema Vekkio, che sono attivi da moltissimi anni".
Fabio: "L'avvento dei social, la scomparsa di una certa 'subcultura', ha accelerato un processo di disinteresse verso tutto quello che una volta avremmo definito 'alternativo', la ricerca del diverso, del nuovo, inteso nella accezione più nobile del termine, dell'innovazione, dell'originalità, della lotta all'omologazione sotto tutti i punti di vista e all'appiattimento del gusto e della curiosità".
 
C'è ancora la voglia di andare ai concerti? Nella provincia Granda questo comporta prendere la macchina e macinare chilometri. Era così già in passato ed è così oggi, essendo poche le realtà che resistono.
 
Massimiliano: "Sicuramente c'è più voglia di uscire per andare a cena fuori che per andare a vedere un concerto".
Fabio: "La scomparsa, lenta ma continua, di spazi e di realtà associative e non che facciano la funzione di raccogliere le istanze territoriali giovanili ha esasperato quello che già in passato contraddistingueva la provincia Granda: se voglio vedere il tal concerto, spesso devo macinare chilometri e chilometri, fronteggiando compagnie di amici non sempre disposti a 'seguirmi nell'impresa'. A questo bisognerebbe aggiungere una scarsa professionalità da parte degli organizzatori nel settore della musica dal vivo unita ad una certa miopia da parte di alcuni enti ed istituzioni (Siae, organi di controllo e vigilanza, legislazione complessa e articolata) che contribuiscono a lasciare la realtà della 'provincia' sempre più isolata dal panorama culturale. Noi per fortuna abbiamo sempre collaborato proficuamente con la nostra rete sociale e territoriale di enti e associazioni, approcciandoci con proposte e programmi condivisi e credibili...a proposito, invitiamo tutti i lettori a seguire il sito www.cinemateatromagdaolivero.it per info su tutti i prossimi appuntamenti".

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