SALUZZO - “I Racconti del Marchesato”: un'immersione nel medioevo saluzzese

Tredici appuntamenti nella rassegna che precede la Festa del libro medievale di Saluzzo, in un viaggio tra religiosità e spiritualità

10/10/2025 17:54

La quinta edizione della Festa del libro medievale e antico di Saluzzo avrà quest’anno un intenso percorso preparatorio nelle terre dell’antico Marchesato. La rassegna dal titolo “Religiosità e spiritualità nel Medioevo” (in calendario da venerdì 24 a domenica 26 ottobre a Saluzzo) prevede 13 appuntamenti di avvicinamento, a partire dal 14 ottobre, nei comuni di Cardè, Cavour, Envie, Gambasca, Lagnasco, Manta, Martiniana Po, Piasco, Revello, Rifreddo, Sanfront, Staffarda, Verzuolo, oltre a Saluzzo. La grande novità della rassegna territoriale, dal titolo “I racconti del Marchesato”, si propone come un viaggio sulla religiosità e spiritualità nel Medioevo nella Marca di Saluzzo, l'antico Stato feudale che governava la regione. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e si possono prenotare, fino ad esaurimento, sul portale monasterodellastella.it. La prima settimana Si inizia da Cavour (martedì 14 ottobre alle 20: “Lo spirito delle Pietre”), con la sua Rocca ma anche con la sua abbazia e il museo archeologico: alla scoperta della sua storia attraverso le iscrizioni romane, segni nella pietra che faranno rivivere gli antichi abitanti. Si continua con il Castello di Piasco (giovedì 16 alle 20: “Il Vescovo e la Luce nella Notte”) con tableaux vivants ispirati a San Nicola di Bari e al ruolo della Chiesa secolare nel Medioevo e l’indomani, venerdì 17,  con l’Abbazia di Staffarda, che esprime in modo profondo il legame tra arte e spiritualità medievale: in scena “Medioevo interiore – Tra le pietre dell’Abbazia e il respiro dell’Oriente”, serata di meditazione e narrazione nei luoghi simbolo della spiritualità monastica nel Marchesato. Nel Medioevo, con ostinazione, monaci ed avventurieri affrontarono viaggi rocamboleschi solcando mari in tempesta per scoprire il vero “Paradiso Terrestre” divenuto inaccessibile dopo la cacciata di Adamo ed Eva per aver mangiato la mela dell’albero del bene e del male. E basta dunque spostarsi a Lagnasco, nel Castello, per essere immersi in ettari ed ettari di mele coltivate in una zona. Alle 17 di sabato 18 ottobre nelle sale del maniero delle famiglie Tapparelli D’Azeglio è previsto un incontro dedicato alla lettura simbolica dei cicli decorativi rinascimentali del castello con Luisa Gentile e, a seguire, “Mālum Malum, la Mela e il Male, quando la mela si fece peccato”: narrazioni tra mito e cucina con assaggi di antiche ricette di mele “in salsa” medievale, con approfondimento sul significato culturale e rituale degli alimenti in epoca tardomedievale. Nell’occasione il Comune di Lagnasco e il Politecnico di Torino presentano la collaborazione avviata per lo studio delle aree del complesso storico ancora oggi non accessibili, ma di grande valore artistico e culturale. E di peccato si racconta all’Abbazia di Rifreddo, altra tappa del viaggio: appuntamento domenica 19, a partire dalle 14. Qui, con un cammino che parte da cinque borghi della bassa valle Po (i gruppi si danno appuntamento ad Envie, Revello, Martiniana Po, Gambasca e Sanfront), i presenti vengono condotti al Rio Frigidus ad ascoltare la voce della Badessa Margherita di Manton, figura chiave nella denuncia e nella convocazione dell’Inquisizione: si evoca così il clima spirituale e sociale che precedette i processi alle streghe del 1495. Il peccato e la mela, in questo caso declinata come simbolo di luce e resistenza alle tenebre, saranno protagonisti anche a Manta, lunedì 20 ottobre (ritrovo di un gruppo alla Rubatera e un altro a San Rocco alle 20-15) per “Ad Lumen et Vocem – Verso la Luce e la Voce”, camminata teatralizzata notturna, con concerto gregoriano (insieme vocale Haec Dies) a Santa Maria del Monastero, che coinvolge il pubblico in un cammino simbolico di luce e consapevolezza. La seconda settimana Altri appuntamenti toccheranno, nell’ordine: martedì 21 ottobre - dalle 20 a Cardè, mercoledì 22 alle 17-30 a Verzuolo, mercoledì 22 alle 21 a Revello (Cappella Marchionale), venerdì 24 alle 20 al Monastero della Stella di Saluzzo, sabato 25 cinque spettacoli itineranti dalle 16-30 aSaluzzo e dalle 18-30 in via Gualtieri a Saluzzo e lunedì 27 dalle 18 al Castello della Manta. Seguiranno dettagli. Focus sugli appuntamenti 14 / 20 ottobre Martedì 14 ottobre – dalle ore 20
La Abbazie: Cavvour
“Lo Spirito delle pietre” Le epigrafi funerarie del Museo e dell’Abbazia di Cavour ci parlano di donne e uomini che hanno costruito la storia di questi luoghi. Attraverso le iscrizioni romane, segni scolpiti nella pietra, rivivono la memoria, i valori e le credenze della società antica. Il percorso di visita offre un’occasione di confronto tra sepolture pagane e cristiane nel mondo romano, per comprendere come da queste testimonianze sia germogliata la nuova spiritualità medievale, destinata a plasmare l’identità religiosa e culturale del territorio. Collaborano all’evento: Comune di Cavour, Abbazia di Santa Maria e Museo archeologico Caburrum, Associazione Familiarmente. Giovedì 16 ottobre – dalle ore 20
I Castelli: Piasco
“Il Vescovo e la Luce nella Notte” Tableau vivant ispirato a San Nicola di Bari e al ruolo della Chiesa secolare nel Medioevo. Nella suggestiva cornice del cortile del Castello di Piasco, prende vita la leggenda delle tre doti donate dal santo vescovo di Myra a tre fanciulle povere, un gesto di carità nascosto nell’oscurità della notte ma capace di illuminare il destino di un’intera famiglia. Attraverso la forza simbolica delle immagini, il pubblico rivive il volto della Chiesa medievale come guida spirituale e presenza concreta nella vita quotidiana. Collaborano all’evento: Proprietà del Castello di Piasco, Comune di Piasco. Venerdì 17 ottobre – dalle ore 20
Le Abbazie: Staffarda
“Medioevo interiore – Tra le pietre dell’Abbazia e il respiro dell’Oriente” Serata di meditazione e narrazione nei luoghi simbolo della spiritualità monastica nel Marchesato. Le abbazie, custodi di fede, cultura e architettura cistercense, accoglieranno riflessioni su silenzio, preghiera e senso del sacro nel Medioevo. In particolare, l’Abbazia di Staffarda, con il suo rigore architettonico e la presenza di simboli scolpiti e affreschi devozionali, esprime in modo profondo il legame tra arte e spiritualità medievale: ogni elemento decorativo – dalla geometria dei capitelli al simbolismo animale e vegetale – è portatore di un significato mistico, destinato a orientare il fedele lungo un cammino di meditazione e salvezza. Collaborano all’evento: Ordine Mauriziano, Associazione DialogArt Sabato 18 ottobre – ore 17.30
I Castelli: Lagnasco
Il cielo dipinto dei Signori di Lagnasco Conferenza della dottoressa Luisa Gentile. Incontro dedicato alla lettura simbolica dei cicli decorativi del castello. “Mālum Malum, la Mela e il Male: quando la mela si fece peccato” Narrazioni tra mito e cucina con assaggi di antiche ricette di mele “in salsa” medievale, con approfondimento sul significato culturale e rituale degli alimenti in epoca tardomedievale. Collaborano all’evento: Comune di Lagnasco, Associazione Castelli di Lagnasco, Distretto del Cibo della Frutta, Fondazione Agrion. Domenica 19 ottobre – dalle ore 14 – bassa valle Po
Le Abbazie: Rifreddo
“Venit Malum, Invocatur Lux - Il male avanza, la luce è invocata” Tra storia e leggenda nei luoghi dei processi alle streghe di Rifreddo, con la voce di Margherita di Manton, badessa e testimone del confine tra timore e fede. Evento teatrale e camminate storiche: partono da Envie, Revello, Martiniana Po, Gambasca e Sanfront per incontrarsi presso il Rio Frigidus, dove un’attrice interpreta la badessa Margherita di Manton, figura chiave nella denuncia e nella convocazione dell’Inquisizione, evocando il clima spirituale e sociale che precedette i processi alle streghe del 1495. In un’atmosfera sospesa tra storia e leggenda, il pubblico viene accompagnato lungo i percorsi che rievocano uno degli episodi più oscuri e affascinanti del passato medievale della valle Po. Durante l’evento vengono offerti due alimenti semplici ma densi di significato, che affondano le radici nella memoria collettiva e nella spiritualità: le castagne “ballotte”, definite “pane dei poveri”, che hanno nutrito per secoli le comunità montane, sostituendo il frumento nei mesi invernali. Nel calendario rituale erano protagoniste della notte di Ognissanti: lasciate sul tavolo come offerta ai defunti, stabilivano un legame simbolico tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Il castagno stesso era considerato un albero sacro, connesso a culti ancestrali poi reinterpretati in chiave cristiana. il “pane di Santa Chiara”. Il “miracolo della croce sul pane” avvenne quando papa Innocenzo IV, durante una visita al monastero, chiese a Chiara di benedire il pane che era stato portato a tavola. Umile e riluttante a compiere gesti che spettavano al sacerdote, Chiara obbedì tuttavia all’ordine del Papa: fece il segno della croce sul pane. Sulla superficie delle pagnotte apparvero scolpite delle croci luminose, segno tangibile della santità e della grazia che accompagnavano la fondatrice delle Clarisse. Il pane, alimento quotidiano ed eucaristico per eccellenza, divenne così icona di comunione, ponte tra il quotidiano e il divino. Collaborano all’evento: Comuni di Rifreddo, Envie, Revello, Martiniana Po, Gambasca e Sanfront, Associazione Vesulus, Associazione Vita ai Sentieri di Martiniana Lunedì 20 ottobre – dalle ore 20 – Manta
Luci e ombre in cammino
“Ad Lumen et Vocem – Verso la Luce e la Voce” – camminata notturna teatralizzata e concerto gregoriano dell’insieme vocale “Haec Dies” Cammino serale con torce dalle antiche cappelle di Manta alla Chiesa di Santa Maria del Monastero. A seguire, concerto di canto gregoriano nella Chiesa di Santa Maria del Monastero ispirato alla spiritualità monastica. L’evento prosegue idealmente il racconto avviato con la rappresentazione teatrale sulla figura della badessa Margherita (Rifreddo). Il popolo viene avvertito che il male sta raggiungendo i territori ai piedi del Castello. Il signore locale chiama a raccolta il popolo. I partecipanti compiono un cammino simbolico di luce e consapevolezza. Un evento che unisce storia, spiritualità e arte: la luce contro il male annunciato, la voce contro le tenebre. Collaborano all’evento: Comune di Manta, Associazione Giari ‘ntussià, Teatro del Marchesato.

c.s.

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