DIANO D'ALBA - Festa per i 112 anni di Erminia Bianchini Defilippi: a Diano d’Alba abita la donna più anziana d’Italia

Originaria di Bra, ha vissuto a Cossano Belbo prima di trasferirsi in frazione Ricca. ‘Affronta ogni cosa con il sorriso, anche lo spettro dell’epidemia’ racconta la figlia

Andrea Cascioli 24/04/2020 18:27

 
Quando è nata, il 23 aprile 1908, l’Italia era una monarchia retta da Vittorio Emanuele III di Savoia e Giovanni Giolitti guidava il terzo dei suoi cinque esecutivi. In quello stesso anno negli Stati Uniti inizia la vendita della Ford T, la prima auto di massa, mentre a Vienna l’imperatore Francesco Giuseppe proclama l’annessione della Bosnia Erzegovina che porterà sei anni dopo alla prima guerra mondiale.
 
Testimone di oltre un secolo di avvenimenti, Erminia Bianchini Defilippi ha festeggiato ieri i 112 anni di età nella sua casa di Diano d’Alba, in frazione Ricca. Dallo scorso 4 marzo è la ‘decana d’Italia’ ma a causa delle restrizioni in vigore per arginare l’epidemia di coronavirus le celebrazioni sono state più contenute del previsto: per nonna Erminia c’è stata una sobria festa in casa con la pizza e la torta cucinate da figlia e nipote, in attesa di riabbracciare i tantissimi parenti e amici di famiglia che si sono fatti sentire per gli auguri.
 
Tra loro anche i sindaci di Bra, di Cossano Belbo e di Diano d’Alba, i comuni in cui la signora Bianchini Defilippi ha trascorso la sua lunghissima esistenza. “Mi sono limitato a inviarle dei fiori perché non voglio certo farle correre rischi” afferma Ezio Cardinale, il primo cittadino di Diano, orgoglioso di un primato individuale che tuttavia rincuora l’intera comunità in un momento così difficile: “Parliamo di una persona che ha passato indenne l’epidemia di spagnola e sta ancora bene, anche se ha i suoi anni”.
 
La figlia Ninfa Fazio, che ospita sua madre in casa dalla fine del 2015, conferma: rispetto a uno o due anni fa ha solo perso un po’ di peso, ma affronta in modo invidiabile sia gli acciacchi dell’età che le previsioni più fosche sul futuro di tutti noi. “Come ha reagito quando ha saputo di essere la persona più anziana d’Italia? Si è fatta una risata” racconta. E così pure di fronte allo spettro del coronavirus: “Non ci dà peso più di tanto”.
 
Erminia è originaria di Bra, da dove venne adottata come ‘venturina’ crescendo a Rocchetta Belbo. Dopo il matrimonio con il coetaneo Luigi Fazio si è trasferita nella vicina Cossano Belbo e poi a San Donato di Mango, crescendo quattro figli: Remigio, Ilario, Anna Maria e Ninfa, che a loro volta hanno tutti messo su famiglia dandole otto nipoti. Una vita semplice puntellata da grandi prove di coraggio, come quando, proprio durante l’epidemia di influenza spagnola, si offrì di portare cibo ai vicini che erano stati colpiti dal morbo e che nessuno osava avvicinare. Lei allora aveva dodici anni e già badava ai fratelli. Al ritorno sui banchi, dopo un mese, pensò di essere rimasta troppo indietro rispetto ai compagni e decise di abbandonare la scuola, pur continuando a leggere e scrivere senza problemi.
 
Suo marito è mancato nel 2003 ma lei per diversi anni ha voluto continuare a vivere da sola, in perfetta autonomia. Solo dopo aver oltrepassato i cento anni si è decisa a cedere alle premure dei figli, che insistevano per ospitarla a turno. Ora l’auspicio è quello di ritrovare tutta la famiglia appena sarà possibile: nel frattempo, basta un sorriso a far scomparire ogni preoccupazione.

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