CUNEO - Cuneo, un parcheggio sotto i piedi di Barbaroux

La sindaca di Cuneo ha inserito tra le linee programmatiche del suo mandato la riqualificazione di piazza Galimberti. L’idea fa discutere, tuttavia non si tratta di una novità: se ne parla da quarant’anni. Nell’82 il Consiglio comunale votò a favore

Redazione 17/09/2022 08:49

Si torna a parlare di un parcheggio sotterraneo in piazza Galimberti. A riaprire il dibattito è stato l’inserimento di una frase tra gli obiettivi in tema di mobilità, contenuti nelle linee programmatiche della sindaca di Cuneo per il prossimo quinquennio. In particolare, il documento di programmazione stilato da Patrizia Manassero parla di “parcheggi in struttura con riqualificazione di piazza Martiri e piazza Galimberti” e di un terzo che dovrebbe sorgere nell’area dell’ex Mercato delle Uve. Il tutto oltre al completamento della rete dei parcheggi di testata sul lato Stura.
 
L’ipotesi di un parking nel salotto della città era già stata inserita nel Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile), adottato dal Comune, ma le minoranze non hanno perso l’occasione di far sentire la loro contrarietà a quella che, almeno per il momento, resta una suggestione: “Con stupore e incredulità apprendiamo dal programma della ‘nuova’ Giunta che, oltre al demenziale progetto del parking di piazza Europa, vorrebbero costruire un parcheggio sotterraneo sotto piazza Galimberti - ha scritto il gruppo Cuneo per i Beni Comuni in una nota -. Vigileremo perché ciò non venga nemmeno preso lontanamente in considerazione, ma ci stupiamo ogni giorno di più della pochezza di questa nuova amministrazione e della totale mancanza di progettazione per il futuro della nostra città”.
 
Quello che in pochi sanno, a meno che non abbiano passato da un po’ di tempo l’età della giovinezza, è che non si tratta di una novità. Già quarant’anni fa il Comune di Cuneo si trovò a valutare la presentazione di un progetto di un maxiparcheggio sotterraneo da 550 posti auto nell’ex piazza Vittorio. La previsione delle imprese proponenti, le milanesi “Falciola” e “Prespali”, era quella di sfruttare circa 19 mila metri quadrati del sottosuolo del centro cittadino, destinandone circa un terzo all’insediamento di esercizi commerciali e negozi, tra cui, si vociferava all’epoca, un grande magazzino Coin. Il Comune sarebbe divenuto
proprietario, gratuitamente, di un’opera pubblica, mentre la società costruttrice, che si sarebbe sobbarcata costi e realizzazione della struttura, avrebbe potuto monetizzare le aree commerciali per 99 anni.
 
L’amministrazione di allora, retta dal sindaco democristiano Guido Bonino - scomparso nel maggio di quest’anno a 91 anni - era favorevole alla realizzazione dell’opera sotto i piedi della statua dedicata a Barbaroux, che insieme al celebre “buco” di piazza Boves, ideato in quegli anni, avrebbe risolto l’annoso problema dei parcheggi nel centro storico. Nell’agosto 1982 il Consiglio comunale, a maggioranza, espresse parere favorevole in linea di massima su entrambe le strutture sotterranee. Nei mesi successivi la società che avrebbe dovuto realizzare l’opera acquistò addirittura alcuni spazi a pagamento sui giornali locali, invitando gli
interessati a prenotare i posti di vendita nello spazio destinato, secondo il progetto, ai servizi. Una mossa che portò l’opposizione (composta da comunisti, socialisti e liberali) a tappezzare la città con manifesti su cui campeggiava la scritta “Salviamo piazza Galimberti”. Il volantino argomentava: “Si racconta che in tempo di guerra alcuni burloni abbiano venduto più volte il Colosseo agli americani, ma forse si tratta di una barzelletta. A Cuneo però, la barzelletta è diventata realtà”. La Giunta fu costretta a convocare una conferenza stampa per chiarire la disponibilità dell’amministrazione a stipulare una convenzione
con la ditta interessata, volta a garantire la salvaguardia dell’interesse pubblico, prima dell’autorizzazione definitiva. Sul punto il sindaco Bonino spiegò: “Tutto regolare. La ditta si è limitata a fare, con la pubblicità sui giornali, una verifica del mercato, cautelandosi prima di iniziare un’opera del genere”.
 
Le cose erano avviate e si pensò anche a un’alternativa per il mercato del martedì. Ma alla fine, tra le barricate alzate dalle minoranze e le proteste dei commercianti del centro storico - che vedevano con il fumo negli occhi non tanto il parcheggio, quanto l’insediamento di nuovi negozi - non se ne fece nulla. Andò invece avanti la realizzazione del parking di piazza Boves. I cantieri, come spesso avviene all’ombra della Bisalta, conobbero mille peripezie e furono inaugurati soltanto nel 1994, con tutte le criticità che i cuneesi conoscono. Non è una novità neanche l’idea di costruire posteggi sotterranei in piazza Martiri della Libertà. Già all’inizio degli anni ’90 era pronto un progetto per la risistemazione dell’area, accantonato anche per le migliaia di firme che si opposero allo spostamento dello sferisterio in periferia. A proposito di periferie: è con i fondi dell’omonimo Piano pensato dal Governo per rilanciare le zone limitrofe che l’amministrazione di Federico Borgna ha trovato parte dei fondi per il discusso parking sotterraneo di piazza Europa. Quel che non tutti sanno è che l’idea balenava nella testa degli amministratori pubblici già dai primi anni ’90, quando la piazza degli oramai celeberrimi cedri dell’Atlante era contesa da due società che intendevano realizzare un parcheggio da cinquecento posti auto con spazi commerciali e box privati. Insomma, tra il dire e il fare...

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