CUNEO - Domenica ricorre il compatrono della città di Cuneo, ma chi era?

Alle 16.30 verrà celebrata una messa in onore del Beato Angelo Carletti, una figura importante per il capoluogo, non tutti ne conoscono la storia...

s.m. 07/05/2018 11:51

Domenica 13 maggio 2018  ricorre la tradizionale solennità del Beato Angelo Carletti, compatrono della città. Alle ore 16,30, presente  la  cittadinanza  e  con  l’intervento di  una  rappresentanza ufficiale  della Civica  Amministrazione  con Gonfalone, sarà celebrata la S. Messa presso il Santuario della Madonna degli Angeli e la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal Vescovo Monsignor Piero Delbosco.
 
Ma chi era il Beato Angelo Carletti? Si tratta di una figura importante per la città di Cuneo, ma non tutti ne conoscono la storia, ecco una breve biografia, tratta e ampliata dal sito web della Diocesi di Cuneo. 
 
Il Carletti nacque a Chivasso, attorno al 1411. Compì una vasta formazione giuridica, diventando ancora giovane senatore del Monferrato. Verso i trent’anni entrò nell’Ordine dei Frati Minori Francescani, assumendo il nome di Angelo e diventando prete. Fu maestro di teologia morale, componendo la “Summa de casibus conscientiae” e favorendo la formazione di Monti di Pietà. Eletto per quattro trienni Vicario dei Minori Osservanti, ebbe ripetuti incarichi dal Papa per missioni speciali. Morì a Cuneo, nel convento di Sant’Antonio, l’11 aprile 1495. Venne proclamato beato nel 1753 e la sua festa, già stabilita per il 12 aprile, venne recentemente fissata al 31 agosto. 
 
Nel 1625 venne istituito il processo di beatificazione, ma fu beatificato solo nel 1753 da papa Benedetto XIV. Il suo corpo venne sistemato in un'urna all'interno del convento di Sant'Antonio, dove si conservò perfettamente. Secondo la tradizione religiosa era "incorrotto e flessibile, ed emanava un odore soavissimo". Il corpo mummificato è ancora visibile all'interno del santuario degli Angeli.
 
Il beato Angelo Carletti è patrono di Chivasso ed è venerato anche come uno dei patroni di Cuneo dal momento che, secondo la tradizione, offrì protezione contro l'assedio dei francesi deviando le cannonate dirette contro la città. La venerazione popolare considera un ulteriore miracolo il fatto che non vi furono vittime durante il disastroso crollo del tamburo e della cupola del santuario degli Angeli il 30 dicembre 1996. Villa Oldofredi Tadini di Cuneo, insediamento agricolo del XIV secolo inserito nel sistema dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte, conserva nella cappella  il saio appartenuto al religioso. 

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