“Se sceglievano un falegname era peggio” ha risposto così, Marco Masini, alla domanda di un fan su che cosa ne pensasse della scelta di Claudio Baglioni alla conduzione del Festival di Sanremo. Il cantautore toscano, arrivato all’Auchan di Cuneo nel pomeriggio di oggi, 7 settembre, per firmare le copie del suo nuovo album ‘Masini in concerto’ ha poi spiegato “Claudio non è soltanto un cantante, ma anche un produttore. Un uomo che ha scritto pagine importantissime della musica italiana. Lui è molto attento all’italianità della canzone, gli faccio un grande in bocca al lupo, se lo merita”.  Masini, che all’Ariston ha trionfato nel 2004, stuzzicato sulla possibilità di una partecipazione a Sanremo come conduttore, si è schernito “Quando avrò 93 anni potrò provare a farlo. Al momento non ho ancora l’esperienza sufficiente”. 

Il cantante di ‘T’innamorerai’ ha poi raccontato del momento più buio della sua carriera, quando nel 2001 si ritirò dalle scene “Non ho mai pensato di smettere con la musica. C’erano dei problemi oggettivi: la casa discografica dell’epoca mi disse che c’erano delle difficoltà a pubblicare i miei dischi. Dovetti prendere atto della situazione, non ero io a non voler più fare canzoni”. Masini ha poi scherzato: “Se avessi smesso davvero di fare dischi? Forse avrei continuato a fare concerti, oppure sarei diventato un cantante metal, magari dei Pantera o degli Slikpnot”.

Un pensiero anche per Giancarlo Bigazzi, il paroliere coautore di 'Bella Stronza' scomparso nel 2002 “Per me è stato come un padre. Aveva una sensibilità immensa, come Giorgio Faletti. ‘Ci vorrebbe il mare’ è una canzone dedicata a una donna, ma mi fa pensare a lui”. 

Masini si è poi intrattenuto a parlare con i fan e ha firmato le copie del suo nuovo album “Prendere la macchina per venire a Cuneo per fare quattro chiacchere con voi è motivo ben più valido del fare una firma”.