CUNEO - Più di un automobilista su 10 non controlla i pneumatici da almeno un anno

Mondo Auto

07/12/2016 16:41

Una ricerca di NFDA (l’associazione dei concessionari automobilistici inglesi) rivela che il 12,4% dei “driver” interpellati ha controllato per l’ultima volta lo spessore del battistrada dei pneumatici della sua auto più di un anno fa. A rendere noti gli allarmanti risultati di questa ricerca in Italia è Federpneus (Associazione Nazionale Rivenditori Specialisti di Pneumatici). Dalla ricerca, poi, è emerso inoltre che il 62% degli automobilisti ignora quale sia il livello minimo dello spessore del battistrada consentito dalla legge. Solo poco più di un terzo degli interpellati (esattamente il 38%) ha dimostrato quindi di sapere che il livello minimo dello spessore del battistrada previsto per legge è di 1,6 mm. Si tratta di dati piuttosto preoccupanti infatti considerando che gli automobilisti presenti nel Regno Unito sono circa 30 milioni significa che vi sono più di 18 milioni di guidatori che non sanno se gli pneumatici delle loro auto sono adatti a circolare. Ribaltando il dato sul nostro paese, considerando i circa 34 milioni di patentati, significherebbe che sarebbero più di 20 milioni i conducenti che non sanno se gli pneumatici dei loro veicoli possono circolare. Nel commentare questi dati, Federpneus ha voluto ricordare a tutti i possessori ed ai conducenti di veicoli a motore che i pneumatici sono essenziali per la sicurezza della circolazione, dal momento che sono l’unico punto di contatto tra il veicolo e il fondo stradale. Per essere sicuri che siano adatti a circolare bisogna controllare innanzitutto lo spessore del battistrada. Secondo il codice della strada la profondità degli intagli non deve essere inferiore ad 1,6 mm per gli autoveicoli, ad 1 mm per i motoveicoli ed a 0,50 mm per i ciclomotori. Un altro aspetto importante da monitorare con frequenza – ricorda Federpneus – è la pressione di gonfiaggio, che deve essere conforme a quella riportata dal costruttore sul libretto d’uso del veicolo. E’ necessario poi verificare che non siano presenti tagli, abrasioni, rigonfiamenti sospetti, consumi irregolari del battistrada ed altre anomalie, che possono seriamente compromettere l’affidabilità del pneumatico. Buona norma – conclude Federpneus – è quella di affidarsi ad un esperto, come un rivenditore specialista di pneumatici, che ha a sua disposizione i sistemi di diagnosi più efficaci per effettuare i controlli in piena sicurezza.


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