CUNEO - Più morti per guida con il cellulare che per alcool e droga

Mondo Auto

12/10/2016 09:34

Secondo quanto emerso dall’Audizione in Commissione Lavori Pubblici al Senato del direttore del Servizio Polizia Stradale, Giuseppe Bisogno, c’è una preoccupante inversione di rotta per quanto concerne la sicurezza stradale. Per la prima volta, dopo anni di contrazione, sono in aumento gli incidenti automobilistici mortali. Nei primi 8 mesi del 2015 sono state infatti 1.159 le vittime della strada che nello stesso periodo del 2014 erano state 1.135. Le cause principali degli incidenti sono più o meno sempre le stesse: alcool, droghe, ma ora, soprattutto, la distrazione che viene causata in particolar modo dall’utilizzo di cellulari e smartphone.
Il direttore Bisogno ha spiegato che “Volendo stilare una graduatoria, il primo posto è occupato dall’improprio uso dai telefoni cellulari, oggi sempre più multiuso, che non permettono semplicemente di comunicare attraverso la classica telefonata, ma connettono al mondo con sistemi di messaggerie, piattaforme social, foto e videocamere, raggiungendo il paradosso dei selfie scattati mentre si è alla guida”. “L’andamento dell’incidentalità rilevata da Polizia Stradale e Carabinieri nel 2015 ha evidenziato elementi di forte preoccupazione: si teme – ha proseguito Bisogno – un’inversione di tendenza, con un picco nello scorso bimestre luglio – agosto, in particolare nella fascia oraria notturna”.
Elemento di forte preoccupazione è quello relativo agli incidenti che si verificano dalle ore 22 alle ore 6. Nel solo bimestre luglio-agosto, infatti, in questa fascia oraria gli incidenti notturni mortali sono stati 110 (erano stati 74 a luglio-agosto 2014) con ben 120 vittime (81 a luglio-agosto 2014).
Relativamente ai veicoli a due ruote da segnalare la diminuzione della mortalità tra i ciclisti che è passata dalle 29 vittime dei primi otto mesi del 2014 alle 20 di gennaio-agosto 2015 mentre in forte aumento quella tra i motociclisti con 154 morti nel 2015 e 106 nel 2014. Infine i pedoni dove le 28 vittime dei primi 8 mesi del 2015 sono diventate 33 nello stesso periodo del 2015.

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