CARAGLIO - Quando la fornace di calce di Vallera di Caraglio era sede di attività clandestine di intelligence

Lo storico Sergio Costagli ricorda alcuni episodi avvenuti a partire dal mese di gennaio del 1944. Nei giorni scorsi si è parlato del recupero della struttura

Redazione 30/03/2022 08:23

Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni dello storico Sergio Costagli a proposito del "caso" della ex fornace di calce di Vallera di Caraglio e del suo recupero, di cui abbiamo parlato in un articolo pubblicato sul nostro settimanale cartaceo e poi sul nostro quotidiano online lunedì 28 marzo.
 
Condividendo pienamente l’ipotesi di riqualificazione dell’ex fornace, vorrei segnalare che nel gennaio 1944 il proprietario Francesco Donadio mise a disposizione i locali abitativi della fornace per l’attività di intelligence del Servizio X. La fornace fu anche il centro di raccolta di numerosi ex POW e di aviatori alleati paracadutatisi in territorio nemico. Sabato 2 aprile, presso l’ex fornace, mi collegherò in streaming con l’Arizona, con i figli dell’ufficiale navigatore Ralph Potter che fu nascosto nell’edificio con altri sei membri dell’equipaggio del bombardiere Liberator B-24. Anche molti ex POW inglesi provenienti da Paraloup trovarono rifugio nella fornace, sono in contatto epistolare con Brian Bridge, il figlio di uno di loro; suo padre, il Serg. Thomas, con altri sei inglesi era alla Vallera. Questi uomini, tramite il Servizio X, venivano accompagnati attraverso il Colle del Maurin (Acceglio) in Francia oppure a Torino per espatriare in Svizzera oppure a Genova-Voltri per raggiungere la Corsica.
 
Anche l’eroe nazionale Duccio Galimberti usò moltissime volte l’ex fornace come sicuro rifugio, soprattutto quando rientrava da Torino. Il Magg. Neville Darewski, alias Temple, della Special Force Number One, vi si recò con il suo ufficiale Cap. Andrew Flyght per partecipare ad un’importante riunione per discutere sugli aiuti da fornire alle formazioni GL, attraverso lanci di rifornimento sulla Drope Zone (DZ), la superficie di aviolancio localizzata tra la punta di Mezzogiorno e il monte Cauri.
 
Vorrei ancora ricordare l’intenso impegno della moglie di Francesco Donadio, l’agente Aida del Servizio X: la sua attività (sconosciuta alla storiografia cuneese) fu importantissima visto che era il contatto con il CLNAI. Già la sera del 2 dicembre 1944, Aida fu informata da Torino dell’arrivo a Cuneo di Galimberti fermato, arrestato e detenuto a Torino. Alcune attività di intelligence di Marie Lerda Donadio sono state in parte illustrate nel libro che scrissi con Aldo Sacchetti “Guerra nell’ombra. Il Servizio X nella Resistenza” e in “Un romano tra i ribelli da Duccio Galimberti a Piero Cosa” di Aldo Sacchetti che, insieme a Dino Giacosa, fu a capo del Servizio X.
 
È auspicabile che l’ex fornace Donadio, fulcro dell’intensa attività clandestina caragliese, possa diventare la sede di un museo multimediale.
 
Sergio Costagli
 

Notizie interessanti:

Vedi altro