MARENE - Buona la quarta: ora la villa neogotica di Marene ha un nuovo proprietario. Diventerà una struttura ricettiva?

Il castello neogotico è stato assegnato all'asta per 650 mila euro. L'atto fissato per la seconda metà di dicembre

Villa Grosso di Grana (Immagine del Comune di Marene)

s.m. 18/10/2021 14:12

 
Buona la quarta: “Villa Grosso di Grana” ha finalmente un padrone. Prezzo di aggiudicazione: 650 mila euro. Decisamente meno rispetto agli 846 mila richiesti nella fase iniziale dell’asta che ha interessato la struttura in conseguenza del fallimento della società che ne deteneva la proprietà. Si tratta comunque di una cifra ingente, anche in considerazione dei lavori di ristrutturazione di cui necessita l’edificio e dei vincoli imposti dalla Soprintendenza ai Beni Culturali. Ad aggiudicarsi la dimora e il suo grande parco è stata un’agenzia immobiliare di Cervere.
 
Nei giorni scorsi il curatore fallimentare Matteo Rellecke Nasi, che ha gestito l’asta fin dalle prime fasi, ne ha dato comunicazione al sindaco di Marene Roberta Barbero. Secondo le prime indiscrezioni, l’intenzione degli acquirenti sarebbe quella di ripristinare l’antico giardino all’italiana, oggi lasciato all’abbandono. Gli interni della villa, invece, potrebbero prestarsi ad essere utilizzati per eventi.
 
Al momento non c’è ancora una progettualità ben definita, ci sono tante idee, potrebbe anche diventare una struttura ricettiva - ha detto il primo cittadino marenese -. Da parte dell’amministrazione c’è soddisfazione perché si tratta di una persona del posto che ha già acquisito altre strutture simili sul territorio e ha svolto lavori egregi, peraltro non ha finalità speculative”. L’atto è stato fissato nella seconda metà di dicembre, quando saranno state smaltite le pratiche burocratiche per l’assegnazione.
 
L’edificio è uno dei più fulgidi esempi di architettura ottocentesca in provincia di Cuneo, finito all’asta in conseguenza del fallimento della società che ne deteneva la proprietà. È conosciuto anche con il nome di ‘Castello neogotico’, in quanto presenta caratteri architettonici ibridi, una miscela di elementi medievali e gotici che lo fanno sembrare un piccolo maniero. È uno dei pochi edifici con queste caratteristiche in provincia di Cuneo, insieme, tra gli altri, al Castello del Roccolo di Busca e alle serre del Castello di Racconigi. La sua bellezza e il suo fascino sono rimasti inalterati nei decenni, nonostante sia stato abbandonato da tempo. Oggi è meta degli appassionati di architettura e fotografia, che si recano sul posto per realizzare suggestivi scatti degli interni della villa, molto popolare anche sulle pagine web dedicate ai luoghi dimenticati da Dio e dagli uomini. 
 
È stato eretto nella seconda metà del secolo lungo, tra il 1850 e il 1854, grazie al conte Carlo Amedeo Grosso (da cui ha preso il nome), ma progettato dall'architetto Luigi Formento - già ideatore del Tempio Valdese e della chiesa di San Secondo a Torino. La struttura in mattoni rossi a vista è caratterizzata da torrette circolari merlate, finestre sovrastate da archi carenati, rosone e un bel scalone a tenaglia, di colore bianco. Il vasto prato che lo circonda, oggi incolto, era un tempo un parco mentre la zona prospiciente la facciata era occupata da uno stupendo giardino all'italiana, che dovrebbe essere recuperato.
 
È passato prima nella disponibilità del conte Vittorio Solaro di Monasterolo (1904), poi nelle mani dell’imprenditore Giuseppe Davico (1920), proprietario di un'importante catena di alberghi di lusso in Italia e in Francia. All’inizio del millennio è stato acquisito da alcune famiglie del posto, che successivamente l’hanno ceduto a una società edile che aveva in mente di restaurarlo per trasformarlo in una location dedicata a matrimoni e ricevimenti. Le cose non sono andate come auspicavano gli imprenditori e il castello è finito all'asta.
 
Negli ultimi anni erano state molteplici i tentativi di salvare la struttura dall’incuria: tra queste il tentativo del FAI di inserire Villa Grosso tra i candidati al concorso "I Luoghi del Cuore", senza però raggiungere posizioni di rilievo. Nel 2013 l’edificio visse i suoi ultimi vagiti: al suo interno venne girata parte della miniserie televisiva ‘La bella e la bestia’ con protagonisti Bianca Suarez e Alessandro Preziosi. Nello sceneggiato con l’attore napoletano il ‘castello neogotico’ fu stato scelto per girare la scena di un incendio, ma a quasi otto anni da quel giorno l’edificio giace abbandonato, se non, come detto, per le sporadiche visite di fotografi e videomaker. Ora l’auspicio è che il nuovo acquirente possa riportare la villa all’antico splendore.
 

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