ALBA - 'Ecomafie: un problema solo al sud?': se ne parla ad Alba

Appuntamento giovedì 13 dicembre, presente tra gli altri Bernardo Petralia, procuratore generale di Reggio Calabria

10/12/2018 15:50

Secondo una corrente di pensiero non esiste una sola mafia, ma tante mafie. Diverse ma ugualmente invasive e pericolose. Tra i vari fenomeni criminosi in netta ascesa ci sono le cosiddette Ecomafie, tema centrale della serata “Ecomafie: un problema solo del sud?”, in programma ad Alba giovedì 13 dicembre alle 19,30 presso l’Associazione Asso di Coppe (via Vincenzo Gioberti 7 – ingresso libero). Dopo un aperitivo, durante la serata verrà proiettato il docufilm “Immondezza” di Mimmo Calopresti con Roberto Cavallo e a seguire verrà presentato il libro “Emergenza Green Corruption” di Antonio Pergolizzi, curatore del rapporto Ecomafie di Legambiente da più di dieci anni. A dibattere con l’autore ci saranno Bernardo Petralia, attuale procuratore generale di Reggio Calabria e magistrato in prima linea nella lotta alla mafia al fianco di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e lo stesso Cavallo, che modererà l’incontro.
 
Immondezza racconta “Keep Clean and Run”, un eco-trail unico al mondo che nelle prime edizioni ha attraversato oltre 1.000 chilometri. La particolarità di questo evento -ideato dal “rifiutologo” Roberto Cavallo, che è anche protagonista della pellicola- è di aver visto impegnati, da nord a sud Italia, sportivi e testimonial in una corsa contro l’abbandono dei rifiuti. Altre chiavi di lettura del documentario si intrecciano però al tema ambientale: le storie di tanti personaggi, dalla Campania alla Sicilia, uniti dall’amore per le loro terre; l’impegno di amministratori e cittadini contro le eco-mafie; le esperienze virtuose di accoglienza e integrazione con le comunità migranti; la riscoperta delle risorse naturali, artistiche e architettoniche del Sud Italia, nella convinzione intima e profonda che “la bellezza salverà il mondo”. Il risultato è un documentario fatto di storie ed emozioni; di denuncia e di impegno, e anche di speranza per il futuro.
 
In “Emergenza Green Corruption” (Antonio Pacilli Editore 2018, 270 pp, 15 euro) l’autore si pone come obiettivo quello di individuare le dinamiche e i driver che sostengono l'azione della green corruption, gli ambienti e gli attori coinvolti e non le singole responsabilità penali, che spettano ai tribunali. In testi e inchieste simili si è infatti sempre privilegiato un approccio squisitamente giudiziario, in questo lavoro si è voluto allargare l'angolo d'osservazione, passando in esame aspetti sociologici, economici, etici, culturali e osservare cosa accade nella realtà, come si muovono i circuiti ufficiali, per rintracciare lì (e non altrove) i segni del terribile link tra corruzione e reati ambientali, per leggere i fatti nella loro piena essenza, saperli contestualizzare, senza cadere in letture superficiali e comode. Giornalista e scrittore, Pergolizzi dal 2006 è coordinatore dell’Osservatorio ambiente e legalità di Legambiente, che sin dal 1994 svolge attività di ricerca, analisi e denuncia sul fenomeno delle ecomafie, attività che si concretizza nell’elaborazione di dossier e documenti informativi, di proposte politiche, di iniziative pubbliche e campagne di mobilitazione a difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini; l’Osservatorio ogni anno redige “Ecomafia”, il Rapporto annuale che raccoglie le storie e i numeri della criminalità ambientale.
 
“Dopo la scrittura del mio primo saggio ToxicItaly e delle ricorrenti emergenze ambientali nella cosiddetta Terra dei Fuochi in Campania, avevo esigenza di raccontare in maniera più scientifica e meno aneddotica quali fossero le dinamiche più inconfessabili dei crimini ambientali, compreso il ruolo sempre più cruciale della corruzione-sottolinea Antonio Pergolizzi-. Non è affatto una questione meramente giudiziaria ma sociale in senso lato, coinvolgendo tutti. Per combattere efficacemente il mostro della green corruption serve saperlo riconoscere fino in fondo, fare i palombari fino in fondo. Senza fare sconti. Anche a costo di perdere qualche lettore meno attento”.
 
Opere di divulgazione come Immondezza ed Emergenza Green Corruption rivestono un’importante funzione secondo Bernardo Petralia: “La conoscenza di un fenomeno è già un grande passo avanti. Non si può contrastare ciò che non si conosce e in questo senso ogni metodo di divulgazione svolge un ruolo essenziale. Ovviamente se poi un libro o un film offrono anche delle informazioni specifiche perché sono stati preceduti da un’analisi e da uno studio di questi fenomeni, il risultato allora è e sarà molto più efficace. La repressione arriva sempre dopo, questi strumenti di informazione e formazione svolgono invece un imprescindibile ruolo preventivo”.


Le date dell'evento:

c.s.

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