Da anni don Silvio, il mago Sales, porta avanti la sua campagna a vantaggio dei bambini del modo. Il racconto della sua vita si snoda attraverso centinaia di incontri con i bambini del mondo per regalare loro un sorriso con la magia di un gioco, ma, soprattutto, con la promessa di fare qualche cosa di buono per loro.
Con il 2026 saranno 25 anni (dal 2001) in cui don Silvio ha creato, con alcuni suoi collaboratori, la Fondazione Mago Sales con la finalità di far conoscere la voce dei piccoli della terra e, mediante l’aiuto di migliaia di benefattori, di realizzare progetti di aiuto verso decine di migliaia di bambini del mondo.
In occasione del 20 di novembre, Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia, don Silvio organizza due appuntamenti di sano divertimento e di educazione alla pace presso il Museo della Magia di Cherasco. Le iniziative speciale per celebrare e diffondere la conoscenza dei diritti fondamentali dei bambini e delle bambine si terranno sabato 15 novembre, dalle 15 alle 18.30, e domenica 16, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.30. Oltre la possibilità di visitare il museo e assistere agli spettacoli di magia, ogni bambino riceverà in omaggio un kit speciale, composto da:
- tre giochi rompicapo per avvicinare i bambini all’arte della magia e stimolare curiosità e creatività;
- un depliant illustrato da colorare, che presenta i principali Diritti dei Bambini in modo giocoso e visivo, per favorirne la comprensione anche nei più piccoli;
- un simpatico segnalibro;
- una dolce sorpresa;
- una lettera indirizzata al bambino, in prima persona, che spiega il significato.
Don Silvio
Don Silvio è un prete salesiano con l’hobby della magia. Lui si definisce: prete per vocazione e mago per passione (mago Sales). È stato maestro di Arturo Brachetti e di altri bravissimi artisti del teatro d’animazione, come Walter Rolfo. Ha costituito un’associazione e una Fondazione con cui aiuta più di 2.000 a vivere meglio il dono della vita, attraverso le missioni di don Bosco. Dirige il Museo della Magia di Cherasco, il più grande d’Europa con più di 30.000 visitatori l’anno, dove ha iniziato una scuola di magia con decine di allievi.
Con una valigia piena di magie e un libro di poesie ha fatto più volte il giro del mondo: si è esibito nelle Ande boliviane e nelle favelas brasiliane, nei villaggi africani della Nigeria, del Kenya, del Madgascar, tra i ragazzi delle Filippine e di Shangai, ancora: tra i tanti Chiriperos di Santo Domingo e i troppi Boys’ Town di Mombay. Ha sofferto per le tragedie di guerre dimenticate tra i ragazzi del nord Uganda o dei lavori “forzati” di migliaia di bambini cambogiani nelle fabbriche di mattoni di Battambon. Si è rallegrato per il sorriso di Madre Teresa e delle sue giovani suore nel cortiletto della sua casa madre a Calcutta, dopo un suo spettacolo di magia. Sognare insieme è bello.
La sua magia più grande è il suo cuore di bambino che lo porta a vivere la propria vita a favore dell’infanzia, soprattutto quella più abbandonata. Il suo motto è “Chi salva un bambino, aiuta un pezzo di cielo a illuminare il mondo”.