CHERASCO - La Belle époque approda a Cherasco. Un concerto dedicato a Giovanni Ferrua

Al Teatro Salomone, sabato 25 febbraio, una première assoluta per il 180esimo anniversario dalla nascita del compositore cheraschese

c.s. 17/02/2023 11:55

Nel 180° della nascita del compositore cheraschese Giovanni Ferrua (1843-1919), sabato 25 febbraio Cherasco ospiterà il concerto dal titolo “La Belle époque approda a Cherasco”, première assoluta a 432 hz.
 
L’appuntamento rappresenterà l’inizio della stagione concertistica dell’Associazione Amici dell’organo Pierino Regis, che con il Comune di Cherasco e l’Associazione Cherasco Cultura ha organizzato l’evento. A partire dalle ore 21,00 sul palco del Teatro Salomone saliranno Dominika Zamara (soprano), Stefano Gambarino (tenore), Andrea Stefenell (pianoforte), Igor Bergese (viola); quest’ultimo è anche l’ideatore del concerto. Gli artisti daranno vita non solo alla musica, ma anche faranno rivivere una parte della storia della città di Cherasco.
 
A farla da padrone sarà la grande musica di Giovanni Ferrua, di cui ricorre il 180° dalla nascita e quale omaggio migliore se non proponendo la sua musica? L’oblio era caduto su questo grande compositore, ma grazie a un meticoloso lavoro del maestro Bergese oggi possiamo ancora godere di questa splendida musica, che celebra la storia della sua città natia. “L’opera Adalgisa di Manzano (1876) è il simbolo musicale di Cherasco, - spiega Igor Bergese - città di cui si narra spesso nei romanzi di Gina Lagorio, in quanto ne celebra la nascita come libero Comune nel 1243”.
 
Sabato 25 si potrà quindi ascoltare un duetto tra Sinfredo di Monfalcone e Adalgisa di Manzano (due famiglie in lotta perpetua) con estratti dalla scena seconda del primo atto e un’aria del tenore “Bella divina immagine”. Oltre a questo, tre romanze: “Esser vorrei…!”, “Vieni al mare”, “Se tu non tornassi!”, che valsero al Ferrua un premio internazionale vocale consegnato dal celebre compositore Francesco Paolo Tosti.
 
Accanto alle composizioni di Ferrua, si potranno ascoltare un prezioso documento sonoro di Gina Lagorio e una chicca compositiva del maestro Bergese. L’ingresso al concerto è libero.

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