CARAGLIO - A Caraglio una tavola rotonda sull’archeologia mineraria piemontese

Appuntamento il 5 settembre. La giornata è dedicata al braidese Piergiorgio Rossetti, scomparso lo scorso anno

Redazione 01/09/2020 13:36

Dal 2015 è attivo il programma «Piemonte archeo-minerario. Miniere e opifici da risorsa strategica a patrimonio storico-ambientale». Suoi scopi sono la ricerca, lo studio interdisciplinare e la valorizzazione culturale dei numerosi siti minerari e metallurgici di età preindustriale che costellano le valli alpine. Tali siti risalgono in prevalenza a età medievale e postmedievale (con puntuali riscontri documentari) ed evidenziano talora indizi di età precedenti: essi rientrano perciò nel campo dei beni di interesse storico-archeologico tutelati, così come definiti dalla legislazione vigente.

Il programma «Piemonte archeo-minerario» è coordinato dall’Associazione Il Patrimonio Storico-Ambientale (AÍPSAM), dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Torino e dal Dipartimento di Studi Storici del medesimo Ateneo, in collaborazione con le Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Torino, Cuneo e Novara.

La sua idea guida, «Miniere e opifici da risorsa strategica a patrimonio storico- ambientale», sottolinea l’aspetto che più di ogni altro contraddistingue il tema affrontato, ossia le potenzialità insite nella riconversione in chiave scientifico-culturale di siti e ambienti originati da finalità economico-militari.
Per il quarto anno consecutivo, i tre enti coordinatori organizzano una tavola rotonda destinata a trattare uno o più aspetti particolari dell’archeologia mineraria piemontese. Le riunioni si svolgono di volta in volta in una zona diversa della regione, a Borgosesia (VC) nel 2017, a Gravere (TO) nel 2018, a Pieve Vergonte (VB) nel 2019, in collaborazione con gli enti locali impegnati nella tutela del patrimonio culturale.
 
Quest’anno il consesso ha luogo in provincia di Cuneo, a Caraglio, grazie all’ospitalità concessa dalla Fondazione Filatoio Rosso, in collaborazione con la Società per gli Studi Storici, Archeologici ed Artistici della Provincia di Cuneo e con la Società Italiana di Mineralogia e Petrologia. La manifestazione, che si svolgerà il 5 settembre dalle 14, gode del patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo e si svolge nel quadro della XII Giornata Nazionale delle Miniere promossa dall’ISPRA.

Il tema del 2020, «Geologia, archeologia mineraria e patrimonio culturale» pone l’accento sui risultati conseguiti nel campo della comprensione e della valorizzazione grazie all’interazione tra discipline geologiche e storico-archeologiche. La giornata è dedicata a Piergiorgio Rossetti, nativo di Bra, già docente di Georisorse del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino, a poco più di un anno dalla prematura scomparsa avvenuta l’8 agosto 2019.

I relatori saranno Daniele Castelli, Luca Martire e Carlo Bertok (Dipartimento di Scienze della Terra), Paolo de Vingo (Dipartimento di Studi Storici), Renato Nisbet (Università di Venezia), Almerino De Angelis (Società per gli Studi Storici della Provincia di Cuneo), Anna Gattiglia e Maurizio Rossi (Il Patrimonio Storico-Ambientale). Dopo i saluti introduttivi di Aurelio Blesio (Presidente della Fondazione Filatoio Rosso) e Rinaldo Comba (Presidente della Società per gli Studi Storici della Provincia di Cuneo), moderatori dei lavori saranno Maria Pia Riccardi (Università di Pavia) ed Egle Micheletto (già Soprintendente Archeologia del Piemonte).
 
Gli interventi metteranno in luce l’apporto della geologia all’archeologia mineraria proprio attraverso le esperienze di ricerca e di laboratorio condotte di Piergiorgio Rossetti negli ultimi anni della sua vita.

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