CENTALLO - “Abraxas: la magia del tamburo”. A Centallo l’incontro con gli autori

Un’avvincente indagine storica sulle tracce di un’antica divinità dimenticata. Il libro di Paolo Riberi e Igor Caputo, edito da Mimesis, verrà presentato giovedì 24

c.s. 20/02/2022 07:41

Giovedì 24 febbraio, alle ore 20,45, l’associazione culturale Centallo Viva in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Centallo organizza un incontro con due giovani storici delle religioni, il centallese Paolo Riberi (33 anni, funzionario pubblico e giornalista) e il buschese Igor Caputo (36 anni, libraio).
 
L’incontro si svolgerà nella Sala della Mappa della biblioteca civica centallese “Faustino Dalmazzo” e sarà dedicato alla presentazione del nuovo saggio dei due autori, intitolato “Abraxas: la magia del tamburo. Il culto dimenticato del dio cosmico, dallo sciamanesimo alla gnosi” edito da Edizioni Mimesis.
 
La serata sarà arricchita da alcuni intermezzi musicali con il tamburo a cura di Igor Caputo.
 
Per partecipare all’incontro è necessario il possesso del green pass.
 
 
SINOSSI
 
L’agile libro di Riberi e Caputo è un’avvincente indagine storica sulle tracce di un’antica divinità dimenticata, che getta una luce completamente nuova sull’originario significato del tamburo, strumento musicale e rituale di cui si è perso il significato originario.
 
“Nei primi secoli dopo Cristo - spiegano gli autori - a partire dalla Palestina e dall’Egitto si era diffuso a macchia d’olio in tutto il Mediterraneo romano il culto di una misteriosa divinità, che troviamo raffigurata su numerose gemme e amuleti, ma anche invocata in molte preghiere e papiri magici. Il suo nome era Abraxas, e le sue sembianze erano quelle di una creatura simile a un uomo, ma con i piedi serpentini e la testa di gallo”. Nella mano del dio veniva era sempre presente un tamburo, che evidentemente rappresentava molto di più di un semplice strumento musicale di intrattenimento.
 
Ma che cos’era allora realmente il tamburo nel mondo antico? Risalendo a ritroso nei secoli fino alla preistoria, il libro di Riberi e Caputo fa rivivere un’affascinante rete di simboli religiosi e musicali che attraversa lo sciamanesimo dell’Asia centrale e le grandi civiltà del Mediterraneo per giungere fino al mondo di oggi.
 
 
GLI AUTORI
 
Paolo Riberi (33 anni, di Centallo, funzionario pubblico e giornalista) è laureato in Filologia e letterature dell’antichità e in Economia presso l’Università degli Studi di Torino. Studioso di storia antica e della letteratura delle origini cristiane, è membro della Società Italiana di Storia delle Religioni (SISR), ed è autore di alcuni libri dedicati al mondo dei vangeli apocrifi e al pensiero degli gnostici, tra cui L’Apocalisse di Adamo (2013), Maria Maddalena e le altre (2015), Pillola rossa o Loggia nera? (2017), L’Apocalisse gnostica della Luce (2019), Abraxas: la magia del tamburo (2021) e Il Serpente e la Croce (2021). È altresì coautore, insieme con il prof. Giancarlo Genta, di Oltre l’orizzonte (2019), uno studio sul retaggio storico-filosofico della tecnologia scientifica occidentale.
 
Igor Caputo (36 anni, di Busca, libraio) è laureato in Storia presso l’Università degli Studi di Torino. Appassionato cultore di storia delle religioni e delle percussioni del bacino del Mediterraneo, da oltre un ventennio è impegnato nella diffusione e nell’insegnamento della pratica strumentale e della cultura del tamburo e della sua dimensione magico-rituale. A partire dal 2016 è titolare della libreria Arethusa di Torino.

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