ROCCAVIONE - “Crear al Paìs”: quattro proiezioni di documentari e incontri alla Biblioteca civica di Roccavione

Tutti i giovedì, a partire dal 9 ottobre, appuntamento con la rassegna culturale e cinematografica organizzata da Chambra d’Oc

c.s 04/10/2025 08:22

“Crear al Paìs” - in occitano “Creare al Paese” - è una rassegna culturale e cinematografica che la Chambra d’Oc propone ogni giovedì a partire dal 9 ottobre, alle ore 21, presso la Biblioteca civica del Comune di Roccavione. La proiezione di documentari, in alcuni casi inediti, si accompagna all’incontro con i registi, i produttori e i protagonisti dei film, dando vita a serate ricche di stimoli e riflessioni culturali e creative. Non si è mai smesso di “Creare al Paese” e questa manifestazione ne è la prova. Quattro parole chiave accompagnano i quattro incontri, e diventano nuclei tematici attorno ai quali si raccontano e si rappresentano mondi a noi vicini: Poesia, Sogno, Spiritualità e Ambiente. Si parte giovedì 9 ottobre alle 21 con un incontro inserito all’interno del calendario di attività previste dalla Castagnata di Roccavione. La Poesia sarà al centro della serata, con la proiezione dei due documentari del regista Andrea Fantino, Linhas de temp e Brics, dedicati rispettivamente a Daniele Dalmasso e Luca Poetto, due giovani poeti-artisti delle valli Occitane, ritratti nelle loro borgate. Originario della valle Vermenagna il primo, cresciuto in valle Chisone il secondo, entrambi hanno pubblicato una raccolta di poesie con la Chambra d’Oc che presenta lo stesso titolo dei documentari. Se le “Linhas de temp/Linee di tempo” di Dalmasso sono “precise sequenze di infinite combinazioni possibili che, messe una dietro all'altra, costruiscono la nostra storia, il nostro film, la nostra percezione della realtà, esperienza unica e misteriosa”, per Poetto l’immagine dei “Brics/Picchi” è da associare alle vette montane: “Ogni cima vuole più percorsi per essere raggiunta, ogni poesia un carico di esperienze per essere composta e così i percorsi in senso materiale e poetico si mescolano attraversando la montagna per salire elevandosi non soltanto d’altitudine ma anche d’attitudine”. I due poeti, ospiti della serata, avranno modi di confrontarsi con il pubblico, riflettendo su una poesia, quella occitana contemporanea, che continua a regalare esperienze, estetiche ed emozioni. Alle 21 di giovedì 16 ottobre protagonista della serata sarà il Sogno. A immergerci in prospettive visionarie e coraggiose, scelte radicali e contro-corrente, saranno i due documentari di Andrea Fantino Don Romano Fiandra. La costruzione di un sogno e Moun paî, ma lëngo e ma gen. Don Romano Fiandra a San Pietro in valle Grana e Riccardo Colturi a Fenils in alta valle Susa sono state due figure fondamentali per il territorio, capaci di portare avanti lotte e impegni che solo decenni più tardi sarebbero stati riconosciuti. Se Don Romano ha fatto coincidere il suo sogno solidale con il sogno di un’intera comunità realizzando il Pensionato Vittoria per uomini e donne anziani e abbandonati a se stessi in una valle oramai sempre più spopolata, Riccardo Colturi non ha abbandonato la propria borgata e ha animato la vita culturale della sua valle con iniziative associative e museali, continuando a promuovere e a difendere la lingua occitana. Insieme al regista ospiti della serata saranno le due realtà associative produttrici dei documentari: La Cevitou e la Chambra d’Oc. La parola Spiritualità si connette al lavoro del regista Fredo Valla, ospite giovedì 23 ottobre, sempre alle 21. Lo sguardo attento e sensibile del regista di Ostana ha attraversato e raccontato due esperienze monacali, una contemporanea e l’altra millenaria: il Monastero di Pra'd'Mill in valle Po e l’Abbazia di Novalesa in valle Susa. Le proiezioni di Sono gli uomini che rendono le terre vive e care e di Novalesa, una storia d’inverno, prodotti rispettivamente da Chambra d’Oc e da Publiviva, arricchiranno uno scambio sui misteri e le fedi che da sempre accompagnano gli uomini e le donne di ogni tempo e ogni dove. La neve, il vento, i grigiori dell’inverno, la natura addormentata in attesa, i canti, i lavori quotidiani. Il passato compenetra il presente. Le vicende degli antichi abati incontrano le vite dei monaci oggi.  Ultimo incontro giovedì 30 ottobre, con la proiezione del documentario Ambin – La roccia e la piuma di Fredo Valla. Una serata dedicata alla montagna e all’Ambiente, la parola chiave con cui si chiude il ciclo di incontri. Il Massiccio d’Ambin, un deserto alpino tra l'alta val di Susa, la val Cenischia e il Moncenisio, al confine tra Italia e Francia, nella sua pietra conserva la memoria di eserciti, di artisti, di papi e l’incontro (e scontro) di lingue. Quindici cime oltre i 3.000 metri, laghi e ghiacciai, l’Ambin è la montagna delle complessità, testimone di sfide della natura e cambiamenti climatici. Il documentario è realizzato da Fredo Valla e prodotto dall’Unione Montana Alta Valle Susa.

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