CUNEO - Cuneo, domenica 2 giugno apre al pubblico Villa Oldofredi Tadini

Alle 15.30 e alle 16.30 gli interessati potranno visitare gli interni della Villa, accompagnati dai proprietari

24/05/2019 08:33

L’Associazione Parchi e Giardini d’talia, in occasione della Settimana Europea dello Sviluppo Sostenibile (ESDW - European Sustainable Development Week) organizza l’apertura di giardini privati italiani, piccoli ecosistemi, spesso scrigni di biodiversità e di rispetto della natura. Preziosa occasione, inoltre, per sensibilizzare i visitatori sui temi dell'ambiente e della sostenibilità. 
 
Villa Oldofredi Tadini, a Cuneo, vi dà appuntamento domenica 2 giugno in giardino con il titolo “E’ sempre l’ora del tè”. Che cosa c’è di più bello di prendere un tè nella pace di un vecchio giardino? Nel parco, di origine seicentesca, che ancora mantiene l’impianto alla francese, ricco di alberi secolari e essenze rare, verrà riproposta l’atmosfera di un tempo, quando i conti ricevevano i propri amici per trascorrere serenamente le ore pomeridiane. I più piccoli potranno “esplorare” il giardino seguendo un percorso a loro dedicato.
 
Alle 15.30 e alle 16.30 gli interessati potranno visitare gli interni della Villa, accompagnati dai proprietari. Biglietto: € 5,00 (gratuito per i minori di 12 anni). Per informazioni e prenotazioni:  335/5640248 – 342/3871973; www.villaoldofreditadini.it
 
Il giardino di villa Oldofredi Tadini fa parte dei giardini storici di interesse botanico della Regione Piemonte. E’ uno dei più antichi della città di Cuneo e presenta ancora l’originale impianto seicentesco “alla francese”. Si estende su una superficie di quasi due ettari e conserva alcune rarità botaniche, come un ippocastano nordamericano, Aesculus flava, dai bei fiori gialli, un maestoso cedro dell'Himalaya (Cedrus deodara) e un imponente e vecchio arbusto di Philadelphus coronarius.
 
Colpisce per la sua maestosità un secolare faggio rosso (Fagus sylvatica atropurpurea) che si stima abbia un’età di oltre 300 anni. E’ l’ultimo superstite del giardino originario. Il disegno del giardino segue un preciso schema geometrico: un viale lo separa in due aree simmetricamente uguali; al centro una rotonda, delimitata da siepi di bosso e ombreggiata da quattro notevoli arbusti di Chimonantus praecox. Ai lati estremi del giardino sono ancora conservati due classici berceaux di carpini (Carpinus betulus), tipici dei giardini alla francese e molto di moda nell’Ottocento nei nostri parchi. I carpini, adeguatamente capitozzati e modellati, creano con le loro fronde una specie di piccola casa, con tanto di tetto e pareti. Al centro dei berceaux ci sono ancora tavoli e sedili in pietra.


Le date dell'evento:

c.s.

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