Giovedì 28 aprile alle ore 20.30 il quartetto Tynerly (Luigi Bonafede, pianoforte; Piero Odorici, sax tenore e soprano; Marco Micheli, contrabbasso; Enzo Zirilli, batteria) si esibisce in un concerto jazz omonimo, dedicato al pianista e compositore afroamericano McCoy Tyner, musicista che ha scritto la storia del jazz prima nel quartetto di John Coltrane e poi con la sua lunga carriera da leader. L’appuntamento è realizzato in collaborazione con il festival Jazz Vision, diretto da Luigi Martinale. Il quartetto ripercorrerà le composizioni di McCoy Tyner, sempre differenti tra loro ma dal marchio inconfondibile, composto da un forte e personale senso della melodia e dell’armonia. Il nome della formazione musicale rimanda al titolo di un album di Tyner, Tender Moments, e al famoso standard Tenderly. L'appuntamento, a partecipazione gratuita, fa parte della Stagione artistica 2022 del Conservatorio e si svolge nella Sala “Giovanni Mosca”, in via Roma 19 a Cuneo, nel rispetto delle normative anti-Covid vigenti. Sul sito www.conservatoriocuneo.it è disponibile il calendario completo della Stagione Artistica 2022.
"Il Conservatorio non è solo sede di insegnamento – dichiara il presidente, Mattia Sismonda – ma il luogo dove la musica si esegue, si interpreta e si ascolta; l’attività artistica costituisce infatti, insieme alla didattica, l’elemento determinante per diffondere all’esterno quello che si studia e si sperimenta nei percorsi di studi. La programmazione concertistica della Stagione Artistica 2022 – finalmente di nuovo in presenza dopo una lunga e forzata sospensione – sarà ricca e variegata, di grande valore artistico-culturale e richiamerà sul nostro territorio appassionati di differenti generi e stili musicali".
"Dopo due anni di silenzio, di innaturale amputazione della sua componente sociale, dialogica, la musica riprende spazio e voce – aggiunge il direttore, Alberto Borello –. Le nubi scure che affollano il cielo in questo periodo rendono difficile pensare, senza il candore del Principe Myskin, che la bellezza possa ‘salvare il mondo’; ma anche se salvare il mondo fosse un compito troppo impegnativo, senza l’arte ci sentiremmo irrimediabilmente più soli e infreddoliti".