Riceviamo e pubblichiamo.
Fin dal suo insediamento, il governo Meloni si è distinto per l’emanazione continua di decreti “sicurezza” che rispondono a fatti di cronaca specifici introducendo nuovi reati oppure “pene più severe”. Chi ha migliore memoria ricorderà il primo, il DL 162/2022 che introduceva il reato di rave party; abbiamo avuto il “Decreto Cutro” che con il nome di una tragedia del mare ha ridotto i diritti dei richiedenti asilo, e il “Decreto Caivano” che ha riempito quelle carceri minorili che dovrebbero essere l’extrema ratio quando si parla di reati di minorenni.
Il decreto legge 48/2025 è l’ultimo di questa serie, e si distingue per l’introduzione di nuovi reati tra i quali la “rivolta in carcere”. In assenza di finanziamenti, in assenza di una visione d’insieme del problema della devianza sociale, il governo si limita a mostrare la faccia dura a favore di telecamera.
Di cosa non va in questo decreto e delle proposte del Partito Democratico su questi temi parleremo sabato 24 maggio alle 10 presso la Sala Mostre del Palazzo della Provincia, in corso Nizza 21. Saranno nostri ospiti l’on. Anna Rossomando, vicepresidente del Senato, l’on. Andrea Giorgis, capogruppo PD nella Commissione Affari Costituzionali del Senato, e Davide Mattiello, ex deputato e oggi responsabile del Dipartimento Legalità del PD Piemonte, insieme alla nostra deputata on. Chiara Gribaudo, vicepresidente del PD. Modererà l’incontro il consigliere regionale Mauro Calderoni.
“Sarà un’occasione per mostrare le debolezze della narrazione del governo sulla gestione dell’ordine pubblico a colpi di decreti e l’idea profondamente sbagliata di legare ad esso l’immigrazione da una parte e l’espressione del dissenso dall’altra, due fenomeni che vengono criminalizzati per giustificare una visione autoritaria” dichiara la segretaria di circolo Erica Cosio.
Partito Democratico
Circolo di Cuneo