Domenica 9 settembre si festeggiano i 120 anni dall'inaugurazione del rifugio Genova Figari, il primo costruito nelle Alpi Marittime italiane.

 

La struttura venne eretta dalla sezione CAI Ligure al Gias Monighet superiore, nell’alto Vallone Rovina per rendere più accessibile la salita alla Cima dell’Argentera e in questo modo valorizzare le Alpi Marittime a quell'epoca poco frequentate. Dopo circa 80 anni il Genova viene sommerso dalle acque del bacino artificiale Chiotas e sostituito, nel 1981, da un nuovo edificio realizzato dall'ENEL, poco lontano da quello originario, sulle sponde del lago Brocan.

 

Il CAI Ligure per celebrare la ricorrenza ha organizzato una manifestazione con diversi eventi a partire dalle 10.30. Il programma prevede i saluti del presidente Stefano Belfiore e l’intervento di Roberto Nam che ripercorrerà la storia del rifugio. La giornata prosegue con una polentata, canti alpini e musiche occitane.

 

La sezione CAI Ligure ha dato un grande contributo all'esplorazione e conoscenza delle montagne della Valle Gesso facendosi promotrice della costruzione e del mantenimento di numerosi rifugi. Del sodalizio di Genova sono anche: il rifugio Bozano, il rifugio Federici Marchesini al Pagarì, i bivacchi Guiglia, Costi e Baus.

 

Dopo oltre 90 anni, da quest'anno il CAI Ligure ha dovuto rimuovere le sue insegne dallo storico rifugio Emilio Questa. L'esito di una lunghissima diatriba legale, ha sancito in via definitiva che la proprietà del fabbricato al lago delle Portette, nel comune di Valdieri non è del Demanio Militare che da sempre lo aveva concesso in comodato alla Sezione del Cai Ligure ma della Società Agricola Stella Alpina che ne rivendicava il titolo.

 

Un'epilogo triste per il CAI che negli anni ha investito innumerevoli energie materiali e immateriali sul rifugio Questa.