Anche Cuneo partecipa alla mobilitazione nazionale “La Musica contro il Silenzio”, un’iniziativa collettiva, apartitica e senza loghi, nata dal basso tra artisti, musicisti e cittadini che hanno scelto di non restare in silenzio di fronte al genocidio in corso in Palestina. Il movimento è nato spontaneamente a Firenze: un messaggio tra colleghi, un passaparola tra i corridoi del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e dell’Orchestra della Toscana, qualche scambio su WhatsApp, un incontro in un bar. In pochi giorni: un comunicato, un profilo Instagram, un’idea che ha cominciato a camminare da sola. Palermo, Bologna, Genova, Torino, Milano, Roma, Cagliari, Napoli, Trento, Sassari, e ora anche Cuneo.
L’appuntamento è per domenica 29 giugno alle ore 18.30 in piazza Boves, a Cuneo. Non sarà un concerto. Non sarà uno spettacolo. Sarà un flashmob pubblico, musicale e corale, un gesto collettivo e consapevole. Una presa di posizione chiara: la musica si farà presenza, che a sua volta si farà messaggio chiaro: non bisogna restare in silenzio.
Non servono altissime professionalità, ma per l’evento si cercano musicisti e coristi disposti a mettere la propria arte al servizio di un gesto collettivo e solidale: i brani saranno semplici, accessibili a diversi livelli di preparazione e adatti a più voci e strumenti. Adesioni aperte fino a giovedì 19 giugno alle ore 23.59. Per aderire compilare il seguente
form.
“‘La Musica contro il Silenzio’ nasce come atto di resistenza contro il genocidio in corso, espressione brutale di un sistema sionista e colonialista che da decenni opprime il popolo palestinese. In un contesto internazionale segnato da escalation militari, attacchi indiscriminati e un clima di guerra permanente, questa iniziativa denuncia anche la complicità e il silenzio delle istituzioni italiane, che continuano a sostenere tali crimini attraverso accordi strategici e forniture di armi a una macchina bellica che non conosce confini e a una geopolitica che normalizza l’oppressione”, le parole degli organizzatori.
Durante il flashmob sarà sostenuta la campagna “Costruisci una Scuola, Sostieni la Libertà”, promossa dalla Rete Cuneese per la Palestina insieme ad altre realtà solidali. L’obiettivo è costruire una scuola primaria nel villaggio palestinese di Khallet Taha.
Per custodire lo spirito dell’iniziativa e garantirne l’apertura, sono benvenuti: cartelli e striscioni con messaggi civili e di solidarietà, bandiere della Palestina e presenze associative non legate a partiti. Si invita a non portare simboli di partito, sigle sindacali o riferimenti ideologici, per mantenere uno spazio realmente plurale e condiviso.