RITTANA - 'Libere': il lavoro sulle donne partigiane chiude 'Una montagna di film' in valle Stura

La proiezione nella serata del prossimo 18 ottobre a Rittana, sarà presente anche la regista Rossella Schillaci

02/10/2019 12:14

Si avvicina alla conclusione la terza edizione di “Una montagna di film”, la rassegna, ideata e promossa dall’Unione Montana Valle Stura in collaborazione con i comuni della valle, volta a promuovere la produzione cinematografica piemontese dedicata, in particolare, alla memoria dei luoghi e al patrimonio linguistico delle vallate alpine piemontesi. Quarto ed ultimo, ma non per importanza, film ad essere ospitato in valle Stura è il lavoro della regista torinese Rossella Schillaci, distribuito da Lab80 e prodotto dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, dedicato alle donne partigiane: Libere.
 
La proiezione avrà luogo a Rittana venerdì 18 ottobre alle 20.45 (Municipio, Piazza Galimberti, 7) e vedrà la partecipazione della regista. Qual è stato il ruolo delle donne nella Resistenza italiana? Il film racconta, con le voci delle protagoniste,  cosa  ha significato quel periodo di lotta,  combattuta insieme agli uomini ma anche e soprattutto per la loro stessa liberazione. Attraverso un montaggio suggestivo di film d'archivio, estrapolando un filo narrativo dalle interviste a partigiane, realizzate negli ultimi quarant’anni dall'Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, emerge una precisa visione di quel periodo, “rivissuto” nella memoria e nei ricordi, a cui si fa risalire, per molte di loro, la prima vera nascita del femminismo, dove la lotta è vista anche come emancipazione e ricerca di libertà, dove si acquista una maggiore libertà sessuale e si richiede la parità nel lavoro e nella famiglia.
 
Cosa è successo dopo i festeggiamenti del 25 aprile 1945? Cosa hanno ottenuto le donne dopo la Liberazione, le aspettative, le promesse sono state mantenute? Le loro riflessioni, a volte amare, portano in luce un pezzo della nostra storia spesso dimenticato. Il film indaga il periodo della Resistenza e gli anni della pace ma anche della “restaurazione” del primo dopoguerra. Ingresso libero e gratuito sino ad esaurimento posti.

Le date dell'evento:

c.s.

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