l progetto “Per non dimenticare – Pour ne pas oublier” nasce con l’obiettivo di raccontare e preservare la memoria storica delle famiglie originarie della valle Stura che, nel corso degli ultimi due secoli, hanno attraversato le Alpi in cerca di nuove opportunità. L’iniziativa si concretizza in una mostra composta da venti pannelli in italiano e francese che, attraverso storie di emigrazione, documentano il viaggio e l’integrazione delle famiglie piemontesi in nuove comunità, in Francia e altrove. La mostra, realizzata dal gruppo di ricerca Antenati Piemontesi, sarà inaugurata venerdì 27 giugno alle ore 17 presso il Palazzo Borrelli di Demonte. L’evento segna l’inizio di un percorso itinerante che porterà l’esposizione in diverse località della Valle Stura e in istituzioni culturali francesi, promuovendo la consapevolezza delle radici comuni tra Piemonte e Francia. Il progetto intende inoltre valorizzare il patrimonio culturale della valle, rafforzandone l’identità e incentivando la fruizione turistica del territorio. Il gruppo Antenati Piemontesi, composto da appassionati di genealogia attivi tra Italia e Francia, ha dedicato oltre quindici anni alla raccolta di testimonianze e materiali che danno voce alle storie di emigrazione che hanno profondamente segnato la storia della valle Stura. Grazie alla collaborazione con l’associazione culturale Amici di Demonte, il Comune di Demonte e l’Unione Montana Valle Stura, il progetto si arricchisce di una significativa sinergia locale, creando nuove occasioni di scambio culturale tra le due nazioni. L’esposizione rappresenta un’opportunità per riscoprire le radici di un fenomeno storico – l’emigrazione – che ha coinvolto numerose famiglie della valle e non solo. La mostra è stata realizzata grazie al contributo di Italea Piemonte – Radici Piemontesi ETS, cooperativa con sede a Torino nata nel 2023 nell’ambito del progetto “2024 Anno delle Radici”, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con l’obiettivo di costruire un’offerta turistica dedicata ai “viaggiatori delle radici”, ovvero agli oltre sei milioni di piemontesi d’origine residenti all’estero, avvalendosi della collaborazione di progettisti, operatori turistici, ricercatori, guide, genealogisti e tour operator attivi in tutta la regione, oltre che del sostegno di partner istituzionali, pubblici e privati.