CUNEO - “Portuali” di Perla Sardella al Cinema Monviso di Cuneo

Mercoledì 22 ottobre un’occasione per riflettere su lavoro, antimilitarismo, solidarietà e giustizia sociale

c.s. 20/10/2025 11:27

Il Presidio Permanente Cuneo per Gaza propone, mercoledì 22 ottobre alle ore 20.45 al Cinema Monviso di Cuneo, la proiezione del documentario “Portuali” (2024), diretto da Perla Sardella e distribuito da OpenDBB – Distribuzioni dal Basso. L'ingresso è un'offerta libera, con prenotazione a questo link portualicuneo.eventbrite.com. Il documentario racconta dall'interno la realtà del CALP Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di Genova, seguendo un gruppo di lavoratori del porto riuniti in assemblea per denunciare il passaggio di navi cariche di armamenti ed esplosivi destinati ai teatri di guerra e riflettere sulla necessità di fare rete e di includere un approccio intersezionale nel proprio agire politico. Girato tra il 2019 e il 2023, “Portuali” restituisce con forza la dimensione collettiva della militanza e del lavoro, ponendo le basi per una nuova narrazione della lotta di classe. Con uno sguardo partecipe e attento, Perla Sardella mette il linguaggio cinematografico al servizio dell'ascolto: i primi piani delle assemblee, che richiamano il cinema sociale di Ken Loach, e l'uso di materiali d'archivio riportano al centro il lavoro e il conflitto come motori del cambiamento nella Storia. Il film offre uno sguardo diretto sulle battaglie del CALP, dagli scioperi contro la “nave delle armi”, alle istanze del presente, dalla sicurezza sul posto di lavoro al dialogo con gli altri portuali del Mediterraneo, fino al sogno di costruire un mondo diverso e al prezzo che questo comporta. Attraverso le voci dei protagonisti, il documentario mostra come il porto diventi un luogo di confronto politico e umano, dove la solidarietà e la consapevolezza collettiva diventano strumenti di trasformazione. La proiezione rappresenta un'occasione per riflettere su lavoro, antimilitarismo, solidarietà e giustizia sociale, attraverso la voce di chi ogni giorno vive il porto come luogo di conflitto, dignità speranza e collettiva.

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